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LETTERE & OPINIONI “JESI IN COMUNE RUBA LE CARAMELLE AI BAMBINI”

JESI, 7 maggio 2018 – Il comunicato a firma dei gruppi consiliari pro Bacci, che fa coppia con quello a firma dell’avvocato Giampieri Presidente dell’Ente Palio, è il classico caso di excusatio non petita. Perché in effetti tutto nasce da una domanda rivolta all’amministrazione.Rispondere come se vi fosse stata una polemica contro le associazioni o gli eventi significa aver visto un altro film (ed è anche un po’ scorretto). Virgolettiamo, così si capisce di che cosa stiamo discutendo.

“(Il bando rivolto alle associazioni) ha delle lacune: un testo vago soggetto ad interpretazioni; non c’è una commissione di valutazione ; non esiste un importo massimo stanziato per il bando. Questioni importanti da spiegare alla cittadinanza, altrimenti si ha l’impressione che il bando sia una formalità e che il contributo pubblico arrivi attraverso canali diretti. Tutto questo lo avevamo già segnalato in consiglio comunale con una mozione, naturalmente bocciata”.

Al che, siamo sicuri, l’amministrazione assicurerà chiarezza con i “fatti”, con le “cose”. Ma intanto, con apprezzabile consonanza e tempismo, l’Ente palio e la maggioranza consiliare si portano avanti col lavoro, e affermano che solo gente senza cuore può far domande su iniziative che tanto beneficio portano alla città: gli eventi che piacciono alla gente sono al di là del bene e del male, non si discutono, figuriamoci se sono coinvolti dei volontari, che Dio li benedica e li protegga sempre.

A tanta coda di paglia, in effetti, corrisponde un reato, gravissimo, di lesa maestà: aver chiesto all’amministrazione come sceglie chi usa beni e servizi comunali. Visto che alcuni vengono esclusi dal bando per le iniziative culturali (sic) e altri usufruiscono di beni e servizi comunali senza partecipare al bandoJesi in comune, dunque, è colpevole: colpevole di fare opposizione, pardon, di fare domande. Ma merita le attenuanti generiche perché, come dice l’avv. Giampieri, è in buona fede.

Animali no. Animali, come suggerisce il nome, è cattivo dentro. A suo tempo ha chiesto un chiarimento sul Capodanno, figuriamoci. Di questo passo l’anno prossimo andrà in giro a dire che Babbo Natale non esiste.

Ma era proprio il caso di ritirare fuori quell’interrogazione del 19 Febbraio scorso? Perché in quell’occasione si è potuto appurare che per il cenone di Capodanno il Comune, senza alcun bando o rendicontazione, ha messo a disposizione risorse proprie (o di Jesiservizi, ma a che titolo?) per l’iniziativa organizzata da un’associazione privata. Che per inciso è diretta da un assessore.
Ora, proposte. I risultati del bando 2017 sono usciti a fine maggio 2017. Perché per i prossimi anni non ci diamo come termine, per esempio, la settimana prima del Palio? Perchè non inseriamo la rendicontazione obbligatoria, come suggerisce lo stesso ente Palio? Visto che tutti teniamo alla correttezza ed alla trasparenza, analizziamo insieme alle associazioni alcuni dei criteri e delle procedure utilizzate per l’attribuzione dei benefici pubblici e delle modalità applicative del regolamento.

Jesi in comune

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