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Jesi

LETTERE&OPINIONI LABORATORIO SINISTRA SULLE QUESTIONI LEGATE ALLE REALTA’ MIGRATORIE

JESI, 15 maggio 2017 – L’articolo 10 della Costituzione Italiana recita: “ Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. 

Dabilgou Datiensamba Abel

E’ fondamentale che si faccia chiarezza sulle questioni legate alla realtà migratoria degli ultimi anni. Fin troppo spesso la questione è stata utilizzata in maniera strumentale per alimentare volontariamente una guerra fra poveri, primo passaggio verso la frammentazione e la divisione tra i cittadini.“Due sono le realtà legate all’immigrazione che sono più rilevanti e per le quali andrebbero proposte politiche adeguate per il territorio del Comune di Jesi – ha dichiarato  Dabilgou Datiensamba Abel, candidato alle prossime amministrative di Jesi per la lista #LaboratorioSinistra – la prima riguarda i richiedenti asilo e la loro accoglienza. Il modello che si vuole promuovere è quello della così detta accoglienza diffusa; ovvero progetti di accoglienza per piccoli nuclei di persone (5 o 6 al massimo) in modo da non creare “ghettizzazione”, ma per poter seguire in maniera adeguata i profughi. Tutto questo all’interno del sistema Sprar, sistema di accoglienza e di gestione coordinato da gli enti locali, finanziato con fondi europei e perciò senza spese per l’amministrazione comunale. I progetti di accoglienza diffusa dovrebbero garantire, oltre all’alloggio ed al vitto, anche l’alfabetizzazione e la creazione di opportunità per il tempo libero; ciò dovrebbe avvenire attraverso microprogetti legati alle attività del territorio (come l’agricoltura, l’artigianato, ecc …). La seconda è la realtà più radicata sul territorio e cioè quella dei cittadini stranieri residenti, che rappresentano circa il 12% della popolazione jesina.

Diversamente da quello che spesso si pensa la comunità “straniera” con maggiori presenze è quella romena (1217 presenze al 31/12/2016); proveniente dall’Europa e appartenente all’Unione Europea. Seguono i cittadini del Bangladesh (544), Albania (374 ), Marocco ( 319), Nigeria (308), Tunisia (204), Cina (203), Polonia (198). La realtà migratoria nel corso degli anni è profondamente cambiata, c’è una maggiore presenza di soggiornanti di lungo periodo (oltre il 60%) e di nuclei familiari; indici questi di volontà di radicamento sul territorio. Inoltre c’è una maggiore presenza dei giovani di così detta “seconda generazione”, ovvero nati in Italia da genitori stranieri.  “Questa generazione potrebbe rappresentare una risorsa fondamentale per il tessuto sociale locale per la ricchezza culturale intrinseca e per la possibilità di fare da ponte tra culture e generazioni – ha aggiunto Dabilgou Datiensamba Abel – Questi giovani, seppur nati in Italia, non sono riconosciuti come cittadini poiché potranno diventarlo solo al compimento del 18° anno e questo porta in sé una profonda discriminazione”. Quindi un tessuto sociale sempre più articolato che richiede un’attenzione nell’interesse dell’intera comunità cittadina. La riqualificazione del territorio, anche di quei quartieri che spesso vengono demonizzati per la presenza numerosa di migranti, è fondamentale per garantire a tutti i cittadini una vita dignitosa degli spazi pubblici della città, nonché si rivela necessaria per garantire il bisogno di sicurezza che sempre più spesso viene palesato, ma al quale non si può rispondere con una maggiore presenza di telecamere o di “ronde di quartiere”. Vanno creati e garantiti degli spazi pubblici accessibili da tutta la comunità per agevolare la conoscenza e la partecipazione.

“Andrebbero favorite le attività di volontariato alle numerose realtà locali presenti (Protezione Civile, Caritas, Croce Gialla, ecc …); potrebbe essere costituito un volontariato civico nel quale i cittadini, così come le associazioni, potrebbero mettersi a disposizione della comunità per svolgere attività di volontariato in vari ambiti (  cura del territorio, sport, sociale, culturale …). Ciò potrebbe  avvenire attraverso l’approvazione, da parte dell’amministrazione comunale, di un apposito regolamento nella quale siano previste le modalità di partecipazione dei singoli e delle associazioni”questo quanto proposto dal candidato di #LaboratorioSinistra Dabilgou Datiensamba Abel.

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