Segui QdM Notizie
;

Cronaca

JESI ATTRATTI DA VITTORIO SGARBI E LUI SI AGGIUNGE AL PUBBLICO DEL PERGOLESI

Più che i signori, mamme e figlie intorno al professore regista che si trova sempre a suo agio tra l’essenza femminile

Più che i signori, mamme e figlie intorno al professore regista che si trova sempre a suo agio tra l’essenza femminile

Luci splendenti sulla facciata, albero natalizio illuminato a festa, gente. La più varia, eleganza da sera o casual disincantato

Luci splendenti sulla facciata, albero natalizio illuminato a festa, gente. La più varia, eleganza da sera o casual disincantato

JESI, 13 dicembre 2015Lo spettacolo dopo lo spettacolo. Al termine della seconda de “La vedova allegra” andata in scena con successo al Pergolesi, tocca a lui, al Vittorio Sgarbi regista, raccogliere in toto le attenzioni del pubblico.

Le porte si sono aperte alle 23 di ieri notte, 12 dicembre. Avevamo appena finito di raccogliere alcuni suggestivi  pensieri con lo scenografo Benito Leonori, direttore tecnico del laboratorio di scenografia, che la marea di melomani ha subito inondato lo spazio antistante il teatro.

Luci splendenti sulla facciata, albero natalizio illuminato a festa, gente. La più varia, eleganza da sera o casual disincantato.

Sgarbi ha mantenuto anche la parola data ad Antò il giostraro

Sgarbi ha mantenuto anche la parola data ad Antò il giostraro

La parte da protagonista è stata tutta per i selfie. Urlando insieme a lui “capra!”, hanno scattato

La parte da protagonista è stata tutta per i selfie. Urlando insieme a lui “capra!”, hanno scattato

Poi è arrivato, dopo una ventina di minuti, anche Sgarbi. E la marea, ovviamente, si è alzata verso di lui, che non si è fatto negare. Mantenendo, in primis, la parola data ad Antò il giostraro, che lo aveva intercettato prima dello spettacolo e al quale Sgarbi aveva dato appuntamento per il dopo.  Antò lo ha atteso in piazza per tutto il tempo e, alla fine, si è presentato davanti al vip. Sgarbi si è fermato e gli ha allungato il piccolo prestito promesso.

Ma la parte da protagonista è stata tutta per i selfie. Tantissimi. Due ragazzi l’hanno messo in mezzo e urlando insieme a lui “capra!”, hanno scattato. Uno spasso.

Poi le signore, più che i signori, mamme e figlie, intorno al professore regista che si trova sempre a suo agio tra l’essenza femminile. Ma si è sempre informato, però, elegantemente, se fossero libere da impegni, strappando sorrisi e occhi dolci. In forma smagliante, ciarliero e pronto alle battute, non ne ha risparmiata alcuna. Ma sempre simpaticamente.

«Bella la figlia e bella anche la mamma». O, a un fidanzato: «Sei solo uno degli altri otto…».

Si è anche soffermato a discutere con Benedetta Rosini, presidente del Rotaract Club Jesi. Lei avrebbe voluto che il critico d’arte gettasse almeno uno sguardo alle opere dei sei artisti nostrani che, su iniziativa proprio del sodalizio rotariano, espongono nella vicina via Pergolesi  nell’ambito di “Arte in vetrina – Un dono per Natale”.

Si è anche soffermato a discutere con Benedetta Rosini, presidente del Rotaract Club Jesi

Si è anche soffermato a discutere con Benedetta Rosini, presidente del Rotaract Club Jesi

Vittorio Sgarbi con il giornalista Pino Nardella

Vittorio Sgarbi con il nostro giornalista Pino Nardella

Ma non c’era tempo, anche perché l’entourage sgarbiano  premeva per una breve sosta in qualche locale vicino, giusto per bere qualcosa. Però c’è stato uno scambio di indirizzi. Buon risultato anche questo.

E allora via verso il locale. La scelta è caduta sulla vicina “Hostaria dietro le quinte”,  visto che si era in tema…  Prima di entrare Sgarbi ci ha detto di essere  «molto soddisfatto di scene e costumi, perché il tutto mi è sembrato molto organico. A proposito dei costumi, io difendevo i nostri perché molto ben fatti ma questi di stasera, per i risultati, sono anche meglio. Ottimi per questa opera».

Spazi affollati all’interno dell’Hostaria. Saluti, qualche parola, e il riposo ad un tavolo d’angolo, continuando ancora con qualche selfie. Riposo fittizio, però, perché ci confida l’autista: «Vuole ripartire tra poco, Reggio Emilia…». E non ci sembra che l’idea lo alletti. Buon viaggio, comunque.

([email protected]

(foto CriCo)  

 

News