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LETTERE&OPINIONI APPALTO PULIZIE DEL COMUNE, PIRANI (PD): “LA NOSTRA VICINANZA AGLI ADDETTI”

JESI, 17 maggio 2017 – Gli addetti alle pulizie del Comune di Jesi sono in sciopero (a loro va la mia vicinanza) e il sindaco si dice “perplesso per le tempistiche”. Non stupisce: Bacci vive in perenne campagna elettorale, in questi giorni sta asfaltando qualunque cosa e non sopporta l’idea di finire sui giornali per colpa di un gruppetto di lavoratori che provano a far valere i propri diritti.

Ciò che lascia perplesso me, invece, è ancora una volta il modo in cui questa amministrazione gestisce le cose.

L’azienda che ha vinto l’appalto ha ridotto del 30% le ore di lavoro, ma i locali da pulire sono sempre gli stessi. Risultato: meno soldi per i lavoratori e nessun risparmio per il comune, visto che le ore sottratte finiscono nelle tasche dell’impresa. La stessa cosa era già accaduta in passato, tanto che il Comune aveva dovuto sopperire di tasca propria alle ore di lavoro sottratte dall’azienda. Ora la storia si ripete, per il solito vizio di costruire capitolati di appalto senza regole chiare e senza vincoli precisi per le ditte.

Il sindaco come al solito alza le mani: “Il Comune può fare ben poco”.

Molto poteva fare, invece. Innanzi tutto, visto che siamo in una democrazia, accettare il confronto con i sindacati. Se Bacci li avesse ascoltati, ora forse non si troverebbe questo odioso sciopero a rovinargli il clima elettorale.

Seconda cosa, il Comune avrebbe dovuto sapere che se nel capitolato non ci sono vincoli precisi riguardo gli orari di lavoro, è più facile che l’azienda appaltatrice ne approfitti per ridurre le ore, a discapito dei lavoratori e della qualità del servizio.

Siamo alle solite, insomma: manca l’ascolto, manca il confronto e quando emerge il problema manca anche il coraggio di assumersi la responsabilità.

Osvaldo Pirani

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