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Cronaca

SAN PAOLO DI JESI “FESTA DEL VINO DI VISCIOLA”, EVENTO UNICO IN ITALIA: TRE GIORNI DI DIVERTIMENTO

festa-del-vi-de-visciola3SAN PAOLO DI JESI, 6 ottobre 2016 – Tradizione, cultura, divertimento e soprattutto promozione del territorio attraverso un’eccellenza gastronomica. È la “Festa del vino di Visciola”, l’unico evento in Italia e celebrare un prodotto sempre più ricercato e apprezzato. Nel cuore delle colline del Verdicchio, a San Paolo di Jesi, in provincia di Ancona, un altro vino – stavolta dolce, da degustazione o da dessert, a base di ciliegie acide – diventa sinonimo di gusto e di qualità, frutto di un’agricoltura sempre più strumento e veicolo di una rinascita economica. L’appuntamento con la sesta edizione della rassegna dedicata al vino di visciola è da venerdì 14 a domenica 16 ottobre. Una festa capace portare ogni anno, nel piccolo e splendido borgo collinare, migliaia di persone, da tutta la regione e non solo.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco San Paolo di Jesi, con il patrocinio del Comune e della Regione Marche, da qualche anno è abbinata ad un altro evento, anch’esso unico, in programma domenica.

Le "zitelle" impegnate nella gara di pigiatura

Le “zitelle” impegnate nella gara di pigiatura

Si tratta della “Cavata delle zitelle”. Un rito che ha lo scopo di assegnare una dote in denaro a due giovani ancora nubili, così come aveva prescritto, agli inizi del Settecento, il reverendo di San Paolo di Jesi don Antonio Agabiti. Non una semplice rievocazione degli antichi usi contadini, dunque, ma un rituale che si ripete, per tenere fede ad un testamento, da ben 300 anni. La “Cavata” coinvolge tutte le ragazze del paese, fra i diciotto e i 28 anni, e ne individua, tramite appunto un’estrazione (“cavata”), due, alle quali va assegnata una somma di 516 euro. Eccolo il matrimonio fra tradizione, cultura e un’eccellenza dell’enogastronomia. La “Festa del vino di Visciola” regala tre giorni di divertimento, musica, buon vino e buon cibo, ma anche un tuffo nel passato e nelle tradizioni ancestrali.

Negli stand gastronomici sono serviti cibi caratteristici e piatti a base di visciola. Ricco il calendario degli appuntamenti, tutti a ingresso libero. Ad animare e colorare le giornate di festa saranno anche gli addobbi del centro storico, con l’immagine di Bacco che saluta chi entra in paese, una bottiglia gigante, nella piazza centrale, da cui sgorga il delizioso vino rosso a base di visciole, e un “Centro tracannale mobile”, una mega ambulanza, stile americano, con “infermieri” impegnati a mescere vino.

Il carro dei "viscioli del fuoco"

Il carro dei “viscioli del fuoco”

Il programma della “Festa del vino di Visciola”

Venerdì 14 ottobre si alterneranno sul palco montato nella piazzetta centrale del borgo storico di San Paolo di Jesi diversi gruppi di forte richiamo. Parliamo dei Kurnalkool, dei Contrabband e dei deejay Morru e Emiliano Effe.

Sabato 15 ottobre ancora musica con Radio Babilon, Nuju e con due deejay noti al grande pubblico come Wender e Pippo Palmieri, entrambi dello Zoo di Radio 105. La musica proseguirà fino a notte inoltrata con Marumba e il dj Salah. Nel pomeriggio di sabato, nella Sala consiliare del Comune, si terrà un convegno dedicato al vino di visciola: un’occasione per riflettere sull’importanza delle eccellenze enogastronomiche per l’economia e per il turismo della regione.

La giornata di domenica 16 ottobre si aprirà alle ore 16 con la sfilata delle zitelle e la gara di pigiatura. La musica sarà quella degli “Amici dello Zio Pecos” e del gruppo “Folk a panka”. Ancora un personaggio di forte richiamo per la giornata di chiusura della festa: il comico di “Zelig” Gianluca Impastato, alias Chicco D’Oliva. Per tutta la durata della manifestazione funzionerà un servizio di bus navetta.

Il vino di visciola.

È l’altra eccellenza del territorio della Vallesina oltre al famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi. È un vino di nicchia, che ha ottenuto il riconoscimento di “prodotto tradizionale” delle Marche, con un suo specifico disciplinare che attinge alla storia produttiva locale. Da diversi secoli è una produzione artigianale delle campagne della Vallesina.

Abbiamo chiesto a uno dei sommelier più conosciuti delle Marche, Sauro Boria, di presentare le caratteristiche del vino di visciola. “È il più autentico ed originale biglietto da visita – spiega – della tradizione rurale della nostra regione, accanto ai vini d.o.c. marchigiani. Un nettare dall’aroma antico e suadente, un vino da dessert o da meditazione per eccellenza, sia oggi, che un tempo, sulle tavole delle famiglie. Un vanto che oggi varca anche i confini nazionali”. Una bevanda da fine pasto che “si sposa nel migliore dei modi con i dolci tradizionali: ciambelloni, crostate, biscotti alle mandorle, gelati e dolci in genere”.

La "cavata delle zitelle"

La “cavata delle zitelle”

La “Cavata delle zitelle”

La “Cavata delle zitelle” si ripete ogni anno per tenere fede a un testamento redatto agli inizi del Settecento dal reverendo del paese, don Antonio Agabiti. Prevede due momenti: l’imbossolamento, cioè l’inserimento in un’urna dei nomi delle giovani non ancora sposate del paese, e la cavata, cioè l’estrazione a sorte dei nomi delle due ragazze che riceveranno la dote di 516 euro. Alla cavata possono partecipare le giovani fra i diciotto e i 28 anni, non ancora sposate. L’estrazione avviene in genere fra una decina di residenti, in possesso dei requisiti richiesti. Ma non basta l’età. Si deve dimostrare di essere “di sani principi morali”, come recita il testamento del religioso, e accettare la condizione di entrare in possesso della somma “solo dopo nove mesi dalla data del matrimonio”. Oltre che protagoniste le rito, le zitelle parteciperanno alla Festa della visciola nel pomeriggio di domenica 16 ottobre con la sfilata in costume e la gara di pigiatura.

Una festa per tutti i gusti quella del vino di visciola, che regala tre giorni di divertimento, musica, ma anche storia, tradizione e gastronomia.

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