Segui QdM Notizie

Cronaca

VALLESINA LA CAPRIOLA DEL CIS, ADESSO SI PUNTA AL MANAGER: I SINDACI DEL PD FIRMANO LA MOZIONE PROGRAMMATICA

VALLESINA, 7 marzo 2016 – Il documento porta la firma di 8 sindaci, su un totale di 12. Otto primi cittadini che militano sotto le insegne del centrosinistra e la maggior parte dei quali (cioè sette su otto) sono del Pd. Un carteggio che riguarda il destino del Cis, cioè l’ente sovracomunale della Media Vallesina il cui Consiglio d’amministrazione è scaduto ormai da otto mesi. In quelle cartelle è riportato il percorso che dovrà intraprendere il management del consorzio, una volta che il documento sarà sottoposto al voto dell’Assemblea dei sindaci del Cis. Ma dato che otto di loro hanno già sottoscritto la mozione programmatica, il percorso è tutto in discesa.

Insomma, prima si voleva nominare un nuovo Cda (e sarebbe anche ora visto che quello attuale è in proroga da parecchio tempo), poi non riuscendo a comporre il mosaico dei 3 nomi le segreterie politiche si sono indirizzate verso la scelta di un amministratore unico, e infine, non collimando tale volontà con le norme statutarie vigenti, pare che adesso si punti a nominare un direttore generale. Una soluzione che poggia sulle indicazioni del governo Renzi, il quale nel tagliare il numero delle partecipate pubbliche (e il Cis c’è a pieno titolo) avrebbe pensato di ridurre il numero dei consigli di amministrazione o di cancellarli.

Ecco allora che il Pd ha colto la palla al balzo, facendo sottoscrivere ai suoi primi cittadini nel gennaio scorso una mozione programmatica che appunto prevede la figura del direttore generale. Ma siccome la gatta frettolosa rischia di partorire gattini ciechi, è stato dato mandato all’ex presidente Sergio Cerioni e ai due consiglieri uscenti di “accompagnare” il documento. Il primo step riguarderà appunto il “via libera” dell’Assemblea dei Sindaci, al quale poi si dovranno accodare i consigli comunali.

E qui c’è il primo ostacolo: Cupra Montana andrà al voto nei prossimi mesi, per cui si dovrà attendere il rinnovo del civico consesso. Intanto nelle segreterie del Pd, in queste ore, ci si sta chiedendo se il centrosinistra cuprense “bisserà” il successo elettorale. Dubbi che scalfiscono ataviche certezze dei democrat dopo i recenti “siluri” lanciati dall’opposizione sulla gestione dei fondi pubblici (l’oasi felina, l’orto semplice ma costoso, il cinema teatro…) e i non certo idilliaci rapporti con alcuni stakeholder di peso.

Ma torniamo al Cis dove gli accordi non si trovano e quel poco che si profila rischia addirittura di aumentare i costi dello stesso ente (che al solito si riverseranno sui Comuni). Già, la figura un direttore generale o manager, fino ad oggi assente, avrebbe di certo costi molto importanti. Ma il punto è anche un altro: un direttore generale sarebbe una figura solo tecnica e non di governo, pertanto non sostituirebbe un Cda o un amministratore unico (che da Codice Civile è obbligatorio nominare nelle società).

E allora i costi vecchi si sommeranno a quelli nuovi. Ma possibile che non c’era una strada più semplice? Per quali scopi tutto questo? A chi può giovare? Non certo ai cittadini ignari dei giochi politici, non certo ai soci che dovranno tirar fuori più soldi, non certo al cambiamento che a parole viene invocato. A meno che non sia sottinteso che il cambiamento si intende…in peggio.

([email protected])

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News