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Cronaca

Il lutto Morte Napolitano, il cordoglio dei chiaravallesi

Il Presidente emerito, deceduto venerdì, a Chiaravalle era profondamente affezionato oltre al motivo più importante che era quello rappresentato dai natali della moglie Clio Bittoni

Chiaravalle – E’ forse improprio dire che Giorgio Napolitano fosse di casa a Chiaravalle ma certamente l’11º Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015, alla città della Montessori era molto legato.

Il motivo più importante era quello rappresentato dai natali della moglie Clio Bittoni, nata nel 1934 a Chiaravalle, nel quartiere popolare delle Capanne e poi sposata nel 1959 con rito civile in Campidoglio.

Ma il Presidente emerito, deceduto venerdì, a Chiaravalle era profondamente affezionato anche per altri motivi. Negli ultimi anni ’60 e nei primi anni ’70 non era raro vederlo con la moglie al teatro comunale per seguire i film d’essai, organizzati da Giorgio Candelaresi, che ospitavano grandi nomi del cinema nazionale.

E poi le sere e le notti trascorse nella casa della famiglia Petrini a Monte San Vito, la partecipazione alle Feste dell’Unità e il sostegno dato agli esponenti del Pci, poi Pds, che si presentavano alle elezioni amministrative.

Nel 1993 Napolitano fu invitato dalla Giunta allora guidata dal sindaco socialista Cristiano Candelaresi, mentre nel 1994 venne a sostenere Alessandro Bianchini durante la campagna elettorale e fu ospite a pranzo alla Rusticanella di Jesi.

«Fu Giorgio Napolitano nel 1994 a presentare la lista in cui fui candidata per la prima volta a Chiaravalle – ricorda Sabrina Sartini, già sindaco di Monte San Vito e assessore comunale a Chiaravalle nella Giunta guidata da Bianchini -, vincemmo le elezioni e lui tornò a Chiaravalle nel 2008 da Presidente della Repubblica. Fu una giornata bellissima. È stato un grande Presidente e un uomo capace di saper riconoscere i suoi errori. Come pochi sanno fare».

Nel marzo 2008 Napolitano, Presidente della Repubblica, trascorse a Chiaravalle un’intera giornata e visitò, tra le altre strutture e associazioni, anche la Croce Gialla.

Salutò i volontari con affetto e il presidente Francesco Pellegrini ricorda ancora l’avvenimento.

«Ci regalò parole sensibili e affettuose e lodò l’impegno dei volontari dicendo che “alla Croce Gialla di Chiaravalle si tocca con mano cos’è la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica”».

Il sindaco Cristina Amicucci sottolinea l’impegno di Napolitano per la giustizia sociale, l’europeismo, il farsi garante degli equilibri istituzionali.

«Il pensiero – dice il sindaco – va all’intenso legame di Giorgio Napolitano con la nostra città, dalla nascita della moglie Clio Bittoni alla vicinanza che il presidente emerito ha sempre mostrato verso la nostra comunità».

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