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Cronaca

JESI TOH, ANCHE L’ANNIVERSARIO DI PERGOLESI SCIVOLA VIA NEL SILENZIO

L'assessore Luca Butini ha promesso che certe nascite saranno tenute in dovuta considerazione (foto Pienne)

L’assessore Luca Butini ha promesso che certe nascite saranno tenute in dovuta considerazione (foto Pienne)

JESI, 7 gennaio 2016 – Se lo scorso 26 dicembre avevamo ricordato la nascita dell’imperatore Federico II, passata sotto silenzio in città complici anche le feste, stavolta ci piace ricordare anche il compleanno dell’altro grande figlio di Jesi, caduto pochi giorni fa, il 4 gennaio, vale a dire Giovanni Battista Pergolesi, anche questo passato nel silenzio più assoluto.

E dire che il compositore di opere e di musica sacra, organista, violinista, proprio di silenzi non è vissuto, pur nella sua breve esistenza.

«È  veroammette l’assessore alla cultura del Comune, Luca Butiniil valore simbolico di certe nascite meriterebbe di essere sottolineato in modo efficace, comunque di più di quanto non sia stato fatto sino ad ora».

La scuola musicale in corso Matteotti, la banda cittadina e l’ex collegio sono dedicati a GB Pergolesi (foto Pienne)

La scuola musicale in corso Matteotti, la banda cittadina e l’ex collegio sono dedicati a GB Pergolesi (foto Pienne)

Da questa considerazione ad una promessa, quindi, il passo è breve: «Direi senza dubbio che possiamo prendere questo impegno per le prossime date: ricordare queste due figure esemplari con più attenzione, non far passare il giorno della loro nascita nel disinteresse generale.  Certo, ci sono state le celebrazioni per il terzo centenario della nascita di Pergolesi, nel 2010, con tanto di targa, però il fatto che qualcosa di più si possa fare ogni anno mi trova d’accordo. Le date, non i personaggi, vanno rispolverate un po’, perché tante sono state le occasioni nelle quali sia Pergolesi che Federico II sono stati al centro di apprezzate attenzioni. E altre ce ne saranno».

Facciamo un nodo al fazzoletto, allora, e vedremo.

Il teatro di tradizione porta il suo nome e domina piazza della Repubblica (foto Piemme)

In piazzetta Ghislieri una lapide ricorda che nell’area sorgeva la casa dove nacque GB Pergolesi (foto Pienne)

Non si può dire, comunque, che GB Pergolesi, anzi il suo vero cognome era Draghi, detto Pergolesi dal nonno Francesco, originario di Pergola, non viva continuamente nella nostra città.

Basti pensare al teatro di tradizione, che porta il suo nome e che domina piazza della Repubblica al quale è legata la Fondazione Pergolesi-Spontini, l’azienda culturale per la produzione e servizi per il territorio e la promozione del Festival omonimo, non solo lirica ma anche prosa, concerti, danza, progetti educativi.

Al monumento nell’omonima piazzetta di fronte al santuario delle Grazie, con il quale la cittadinanza volle onorarlo nel 1910 e che porta incisi titoli delle sue opere maggiori, tra i quali, Stabat mater, Olimpiade, La serva padrona.

Si riuscirà a trovare anche un piccolo spazio celebrativo, ogni 4 gennaio, magari sulla facciata del teatro che porta il suo nome? (foto Pienne)

Si riuscirà a trovare anche un piccolo spazio celebrativo, ogni 4 gennaio, magari sulla facciata del teatro che porta il suo nome? (foto Pienne)

In piazzetta Ghislieri, che si affaccia proprio in via Pergolesi, principale arteria del centro assieme al corso dove confluisce, una lapide ricorda che nell’area «qui adiacente sorgeva la casa dove nacque GB Pergolesi il 4/1/1710, invido il tempo ne trasse a rovina la prima dimora, giusta la fama, ne condurrà glorioso il nome attraverso i secoli – 1920». E in quella casa, abbattuta agli inizi del XX secolo, visse da giovanissimo studiando organo e violino, sino al trasferimento a Napoli dove approdò al conservatorio Santa Maria di Loreto per studiare composizione.

In occasione del terzo centenario della nascita fu realizzata una copia della casa natale, una struttura in legno che doveva poi essere trasferita a Pozzuoli ma non se ne fece più niente perché quell’amministrazione andò in crisi e tralasciò di dare corso alle celebrazioni. Pozzuoli, infatti, è il luogo della morte del grande musicista, a soli 26 anni, per una tubercolosi, e lì fu sepolto, in una fossa comune, nella cattedrale di san Procolo.

E, poi, la scuola musicale in corso Matteotti, la banda cittadina, l’ex collegio. Tutti con un solo nome: GB Pergolesi.

Via Pergolesi (foto Pienne)

Via Pergolesi, principale arteria del centro assieme al corso dove confluisce (foto Piemme)

Una curiosità, infine, la sua musica è stata adattata anche per colonne sonore di famosi film come Dogville (2003), Chocolat (2000), Il senso di Smilla per la neve (1997), Farinelli, voce regina (1994), Amadeus (1984). Ma è servita per confezionare anche alcuni spot pubblicitari.

Si riuscirà a trovare anche un piccolo spazio celebrativo, ogni 4 gennaio, magari sulla facciata del teatro che porta il suo nome?

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