Moie Trionfo Italia ai mondiali di calcio dei notai, in squadra Marco Scialanga -Video

Moie – Il 17 giugno, al San Mamés di Bilbao, la Nazionale di Calcio Notarile ItA84 ha vinto il primo Campionato del Mondo battendo in finale ai rigori l’Austria. Sono stati 15 i Paesi che hanno preso parte alla competizione, di cui 11 europei e 4 sudamericani.

A far parte della rosa dei notai italiani Marco Scialanga originario di Roma ma residente a Moie con la moglie e il figlio, e a Moie esercita la professione. Al suo rientro dalla Spagna la festa organizzata dai suoi collaboratori con tanto di striscione per il grande campione.

Appassionato del calcio, 38 anni, giocatore fin da giovanissimo, chiamato lo scorso anno per il torneo sudamericano a Montevideo al quale purtroppo, per una serie di impegni lavorativi, aveva dovuto rinunciare.

«Mi hanno richiamato per il Mondiale e ho subito accettato, un Mondiale a livello organizzativo pazzesco – racconta con ancora tutto l’entusiasmo di questa avventura appena conclusa ,- gli spagnoli sono i numeri uno al mondo in materia di organizzazione. Questo di Bilbao affidato al Consiglio notariato basco in collaborazione con l’Athletic Bilbao».

L’allenatore della formazione italiana è Fabio Pizzi, ex giocatore professionista «e come giocatori ci ha trattati, non come notai, eravamo la sua squadra e ci siamo adeguati a questo ruolo, perché è giusto così».

Al San Mamés, lo stadio dell’Athletic Bilbao, la partita conclusiva della competizione ha visto gli azzurri vincere ai rigori, dopo un pareggio per 0-0 al termine dei tempi regolamentari.

L’Italia si è qualificata come prima nel girone iniziale composto anche da Austria e Repubblica Slovacca «che, ripensandoci col senno del poi, era veramente tosto, e l’abbiamo passato come primi classificati, poi il girone a tre successivo, siamo capitati con Repubblica Ceca e Romania, passato anche questo, abbiamo fatto i quarti di finale contro la Polonia».

«La partita più bella, al di là della finale, naturalmente, è stata la semifinale contro la Francia, l’abbiamo vinta ai rigori, e ho tirato quello decisivo, forse anche per questo per me è stata la partita più bella».

«La finale poi è stata pazzesca, tosta, maschia, le finali non sono mai belle, perché è più la paura di perdere che la voglia di vincere, non ci sono state molte occasioni di gioco, ma ai rigori l’abbiamo spuntata con il tiro della vittoria del mitico Chicco Muraro. Ero convinto che avremmo vinto, vincere il Mondiale non si può descrivere…».

Ma c’era chi più di lui sapeva di tornare a casa vincitore, Luigi Cambri, membro dello staff, che dopo la vittoria, con un messaggio sulla chat whatsapp del gruppo dei notai, scriveva: “Mentre voi eravate preoccupati, guardavate le altre nazionali e vi lamentavate perchè erano più giovani e più grossi, io in camera avevo le borsa con le magliette pronte dove avevo già fatto stampare la scritta Campioni del Mondo“.

«Allora mi è venuto spontaneo chiedergli se non avessimo vinto che fine avrebbero fatto. Di rimando mi ha detto che “mica ho scritto l’anno… prima o poi lo avremmo vinto”».

La felicità si legge chiara negli occhi del notaio di Moie, sopratutto quando racconta dei messaggi di congratulazione ricevuti da diversi grandi del calcio italiano, come Fabio Grosso, Andrea Pirlo, Massimo Oddo, Ciccio Graziani, Roberto Baggio e Giovanni Trapattoni.

«È stato fantastico, è stata la vittoria di tutti, di un gruppo strepitoso, una trentina di giocatori e staff, chi ha giocato di più chi di meno ma nessuno ha fatto storie, eravamo tutti lì perché volevamo vincere e c’erano le vecchie glorie della Nazionale che facevano il tifo, come Sabino Patruno, notaio di Porto Recanati. Insomma, un’esperienza pazzesca, ripartirei anche domani».

Cuore, impegno, determinazione anche per il prossimo appuntamento nel 2024.