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Cronaca

FABRIANO BALLOTTAGGIO BALDUCCI – SANTARELLI, GLI ULTIMI INTERVENTI PRIMA DEL SILENZIO ELETTORALE

FABRIANO, 23 giugno 2017 – Poche ore al silenzio elettorale, poche ore al ballottaggio. Giovanni Balducci e Gabriele Santarelli mettono a punto le strategie finale, cercando le parole migliori per avvicinare (o riavvicinare) gli elettori fabrianesi al voto.

Dopo un primo turno (ed una affluenza piuttosto bassa, che si assestata al 57,10%) combattuto tra 6 potenziali sindaci ecco che si arriva al giorno dopo la festa del palio di San Giovanni Battista. Un cambio di pagina che dalla voglia di festa ritorna a alla voglia di scegliere il prossimo primo cittadini. I due candidati non si sono risparmiati, promuovendo incontri e portando idee. Anche a poche ore dal silenzio elettorale è “caccia” agli indecisi, per quei voti necessari a mettere in sicurezza le certezza di Santarelli e Balducci.

Giovanni Balducci, espressione di una coalizione di centrosinistra chiamata Insieme per Fabriano, ha così voluto parlare ai suoi concittadini: “Tra pochi giorni saremo chiamati ad una scelta. E non sarà una scelta semplice o superficiale, sarà una scelta per i prossimi cinque anni, che coinvolgerà la vita di tutti noi. Abbiamo lavorato molto per realizzare il nostro programma, proponendo idee chiare e fattibili alla città; e voglio lavorare ancor più per realizzare quei progetti, per rilanciare Fabriano e tornare ad essere la città del lavoro e del benessere. La nostra sarà una giunta giovane e rinnovata, basata sulle competenze, senza compromessi”.

E poi i primi cento giorni di amministrazione: questi punti che Balducci intende sviluppare se eletto. Si partirà dalla istituzione del tavolo di lavoro ed osservatorio permanente sulla sanità; un programma pubblico delle manutenzioni delle strade, verde pubblico e frazioni; l’accelerazione dell’iter tecnico – burocratico sul terremoto; l’istituzione di un gruppo di lavoro tecnico a supporto della commissione urbanistica; l’approvazione del regolamento di incentivi alle imprese che investono ed assumono a Fabriano; la costituzione dei Comitati di Frazione con dotazione economica in bilancio; l’avvio dello snellimento dei regolamenti comunali e redazione di un testo unico regolamentare; la progettazione esecutiva per la realizzazione della cittadella dello sport.

Chiude con un messaggio di fiducia nei fabrianesi: “Credo nelle persone, nelle idee, credo in Fabriano. Non possiamo permetterci di perdere tempo. Dobbiamo partire subito con le idee chiare ed un patto forte di fiducia e responsabilità verso la città. Cari concittadini, guardiamo il futuro con ottimismo, io sono pronto a guidare la città insieme a voi. La città che amo, quindi il 25 Giugno partecipa e fai la tua scelta per Fabriano: con il tuo sostegno faremo rinascere la nostra città”.

C’è poi il Movimento 5 Stelle con Gabriele Santarelli in prima fila a rincorrere i circa 700 voti di scarto tra lui ed il competitor di centrosinistra. Una rincorsa che è stata quasi unica a livello nazionale, dove il movimento pentastellato ha ottenuto un risultato lusinghiero centrando il ballottaggio. Non ha risparmiato i “grandi nomi” il Movimento, facendo arrivare nella città della carta Luigi De Maio ed Alessandro Di Battista, e rivendicando idee e libertà.

“Il venerdì antecedente il giorno di silenzio elettorale tutti chiedono un appello al voto; non è nelle mie corde, non ne sono capace – spiega il candidato pentastellato – Credo che l’unico appello che posso fare sia quello di andare comunque a votare, di fare in modo che chiunque venga eletto possa contare sulla forza che arriva dal voto popolare. Mi ricordo qualcuno che cinque anni fa mi disse: ricorda Gabriele che vi aspettano 5 anni di campagna elettorale. Era vero, in questi 5 anni ci siamo messi al servizio dei cittadini cercando di tutelare il loro diritti, dimostrando di cosa siamo capaci. La campagna elettorale vera e propria per noi è iniziata presto, addirittura negli ultimi giorni di gennaio”.

Andare sul territorio e lavorare per rendere “noto” il programma e le idee: queste le esigenze per ottenere un buon risultato. “Dovevamo andare incontro a chi si era tenuto a distanza da noi. E così abbiamo fatto – racconta il candidato pentastallto –  Ho incontrato tante persone e ho ben fissati nella mente tutti i loro sguardi. Sono sguardi che con il tempo sono cambiati. Inizialmente erano scettici ma poi pian piano sono diventati sguardi di approvazione. Avrei voluto avere il tempo di incontrare 10, 100, 1000 volte tanto le persone che ho incontrato in questi mesi. Ho avuto intorno a me una squadra meravigliosa che è cresciuta giorno dopo giorno, anche numericamente, dove ognuno si è messo in gioco e a disposizione in modo completo. Credo che l’unità del gruppo si sia avvertita e che sia stato uno dei motivi del risultato dell’11 giugno”.

Invoca il cambiamento, come ultimo messaggio prima del silenzio: “Ora ci siamo quasi. Mi auguro che il messaggio che abbiamo cercato di far passare sia arrivato al maggior numero di persone possibili. Il messaggio è quello che il cambiamento, di cui abbiamo tutti bisogno, deve partire da ciascuno di noi. Fabriano ha grosse potenzialità e molte persone in gamba e preparate, con idee e progetti in grado di dare un nuovo volto alla città. Abbiamo bisogno:di tornare ad essere orgogliosi di Fabriano. Per farlo dobbiamo diventare ognuno protagonista di un pezzetto di storia della città. La partecipazione sarà l’elemento chiave dei prossimi anni. Quella di domenica 25 è solo una tappa del percorso che è ancora lungo. Intanto noi ci siamo”.

 

(s.s.)

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