Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI “NESSUNO TOCCHI PERGOLESI”: «STATUA SPOSTATA DI BEN 24 METRI E SOLO DUE POSTI PER LE AUTO»

JESI, 14 febbraio 2017 – La questione della riqualificazione di piazza Pergolesi ritorna a far parlare di sè dopo che i progettisti Anita Sardellini e Andrea Marasca, dell’omonimo studio, avevano spiegato come si era arrivati ad intenderne la futura sistemazione con relativo spostamento della statua.

Il Comitato Nessuno Tocchi Pergolesi, infatti, va punto per punto ad analizzare – e respingere in toto – i punti essenziali del progetto stesso. Chiamando, naturalemnete in causa, anche il sindaco Massimo Bacci.

“Altre inesattezze del sindaco Bacci – recita una nota – spuntano dalla planimetria: non più un arretramento del monumento di 10 metri – come afferma Bacci – ma di 24 metri e una viabilità innaturale, senza spazi per il carico e scarico delle attività commerciali.

La statua del Pergolesi ora si trova in un baricentro ideale, tra la Chiesa delle Grazie e San Nicolò, di cui non ne ostacola né la visuale d’insieme, né la facciata ad est.

Nel nuovo progetto, la statua viene messa in disparte senza motivo, per far posto ad un vuoto e installare delle panchine che, private degli alberi attorno, saranno roventi e quindi deserte dalle 10 di mattina in poi da maggio a ottobre. Chi si siederà da quell’ora in avanti se non ci sono alberi?

Perché gli alberi, nel nuovo progetto, sono spostati in modo da non fare ombra a nessuno.

Non si comprende il bisogno dello spostamento del monumento con il rischio di rovinarlo per sempre, quale idea di prospettiva si insedia nel progetto. Chi usufruisce di cosa, insomma.

La  viabilità: è evidente che il nuovo progetto presenta problemi enormi per chi si appresta a transitare con l’auto in quella piazza.

La curva per imboccare via XX settembre è inaspettatamente molto forte, dopo essere stata nascosta dagli alberi. Una gimkana? Diciamo quasi.

 Lo  stile della nuova edicola in versione cubista non si addice allo stile settecentesco della Chiesa e della piazza in generale e delle panchine in stile inopinatamente cubista anch’esse. Un dettaglio non da poco.

I progettisti dicono di essersi ispirati al Medioevo quando la piazza ospitava  giostrai e mercanti, dando prova infatti di disinteressarsi del fatto che dal 1910 si è insediato Giovan BattistaPergolesi. Questo monumento, di notevole fattura, è un simbolo identitario della nostra città, un emblema che ci rappresenta.  E non ha alcun senso arretrarlo.

In Ancona hanno rinnovato piazza Cavour ma a nessuno è venuto in mente di spostare il monumento a Cavour! (che oltretutto non è nemmeno un simbolo cittadino!)

Alcuni rappresentanti del Comitato

Nel nuovo progetto inoltre  è previsto il parcheggio per due sole auto. Dunque non si pensa ai negozianti/mercanti che già ci sono, togliendogli il carico e scarico. Sono già tutti in crisi, così diamo loro il colpo di grazia.

 E ancora: l’idea di abbassare la piazza di 45 cm  immettendo due gradoni che in sordina diventano molto pericolosi (i gradoni fanno sempre cadere, in ogni progetto sono sempre da evitare, specie in quelli pubblici!).

La prossima amministrazione si troverà a pagare parecchi danni (oltre a quelli inflitti al monumento, anche quelli alle articolazioni degli jesini).

E’ un dato di fatto che uno o due gradini non hanno quella fisicità che viene percepita dai pedoni se invece ce ne fossero 3 o 4 .

Per Piero della Francesca il significato etimologico/simbolico  della prospettiva era “vedere attraverso”. E cioè vedere il futuro. In sostanza non vediamo nessun buon futuro né per chi relega i simboli della città in secondo piano, né per Jesi stessa, stravolgendo l’assetto della piazza e spostando il monumento.

Oggi è San Valentino e ancora il sindaco Bacci non si appresta a mostrare un minimo d’amore per la nostra città“.

 

News