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Cronaca

JESI PIAZZA COLOCCI: RICOSTRUZIONE DIGITALE PER SCOPRIRE COSA C’ERA NEI PRIMI SECOLI DEL MILLE

JESI, 19 luglio 2017 – Ulteriori saggi di scavo in Piazza Colocci, localizzati in punti precisi dell’area, per scoprire come era la Jesi ai tempi di Federico II. E la possibilità di una futura ricostruzione digitale per creare una speciale sezione virtuale, magari da allestire nel nuovo museo archeologico.

Lo hanno concordato il soprintendente delle Marche, arch. Carlo Birrozzi, ed il sindaco Massimo Bacci al termine di un approfondito sopralluogo alla presenza degli assessori ai lavori pubblici Roberto Renzi e alla cultura Luca Butini, e dei tecnici che seguono il cantiere.

“Dagli attuali scavi che evidenziano come siano stati rasi al suolo degli edifici per permettere la realizzazione di Palazzo della Signoria – ha spiegato il Soprintendente – ben emerge la volontà della Jesi del ‘400 di rinnovarsi profondamente per rafforzare quel ruolo di città leader. Ora abbiamo la possibilità di conoscere cosa c’era prima, dunque nei primi secoli del Mille: l’età appunto dell’imperatore svevo”.

Per questo saranno effettuati ulteriori scavi sia all’interno delle strutture murarie già emerse, sia nella parte della piazza ancora non interessata ai lavori. Punti precisi e strategici – dunque non scavi generalizzati – che potrebbero raccontare ulteriori aspetti interessanti della Jesi di allora.

“L’importante – ha infatti aggiunto il Soprintendente – è che capiamo bene quello che abbiamo davanti. Poi decideremo insieme cosa fare. Di certo la gestione degli scavi in un centro storico è molto complessa e generalmente è meglio mantenere integra la fase attuale della città. Magari si potrebbe ricostruire in forma virtuale quello che c’è sotto, così da permettere a tutti di conoscere la storia della città anche di questo periodo”.

Intanto, su proposta del sindaco Bacci, al termine dei saggi di scavo che si dovrebbero protrarre per tutto il mese di luglio, saranno organizzate visite guidate al cantiere, così da permettere ai cittadini di conoscere meglio quest’area e le strutture murarie affiorate. “Noto che c’è tanto interesse attorno a tale cantiere – ha affermato il sindaco – ed è un bel segnale. Dimostra amore per la nostra storia e forte senso di appartenenza”.

Prevedibile, in considerazione degli ulteriori interventi concordati con la Soprintendenza, un ritardo nel completamento dell’intervento di riqualificazione della piazza.

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