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Cronaca

JESI PROGETTO EUROPEO TRA MARCHE ABRUZZO CROAZIA A SALVAGUARDIA DEI FIUMI TRA CUI L’ESINO

JESI, 21 luglio 2017 – Il Comune di Jesi a capo di un progetto internazionale che coinvolge centri ed Istituzioni delle Marche, dell’Abruzzo e della Croazia impegnati nella salvaguardia dei corsi d’acqua che li attraversano. Tale progetto, che sarà valutato e – si spera – finanziato dalla Comunità Europea, si prefigge di “migliorare il monitoraggio al cambiamento climatico e la pianificazione di misure per l’adattamento per affrontare specifici effetti nell’area della cooperazione”.  Al progetto è stato dato il nome “Blueriver”  e ad esso hanno aderito: il Comune di Altidona, il Gal delle Valli Marecchia e Conca, il Comune di Silvi, la Regione Marche (PF difesa del suolo e della costa), la città di Karlova, quella di Buzet e di Ploche, tutte situate in Croazia, oltre alla AGRRA (Agenzia rurale Zadarske Zupanije) e al Gal Northern Istra.

L’annuncio della presentatura della candidatura alla Comunità Europea che aveva emesso un apposito bando è stato dato questa mattina nell’aula del Consiglio Comunale dall’assessore all’Ambiente, Cinzia Napolitano, affiancata da Marco Cardinaletti, consulente per progetti europei, Davide Belfiori, responsabile dell’Oasi Ripa Bianca, da Gloria Sordoni , del PF difesa del suolo e della costa della Regione Marche, e la vice Sindaco di Altidona, Giuliana Porrà.

Il  progetto studiato da Cardinaletti coinvolge 8 bacini fluviali pilota: Marecchia e Conca, Mirna, Zrmanja, Korana, Esino e Aso, Cerrano, Neretva; tutti interessati da eventi climatici avversi quali le inondazioni.

“Il progetto – è stato detto in conferenza stampa  – è basato su tre importanti sfide territoriali che la partnership ha deciso di vincere: incrementare la resilienza delle comunità fluviali; creare un modello di governante nuovo, più intelligente e omogeneo per affrontare i cambiamenti climatici lungo i bacini fluviali; promuovere una partecipazione attiva nella comunità locali nella pianificazione delle misure alla riduzione del rischio.

L’obiettivo generale del progetto è quello di incrementare la capacità di adattamento e la resilienza delle comunità fluviali nell’area del programma IT-CRO (Italia-Croazia ndr) attraverso la piena e proattiva partecipazione nell’applicazione del contratto di fiume”.

Per i presenti alla conferenza stampa ci sono buone possibilità che il progetto possa superare le valutazioni degli organismi europei; se questo, come si spera, dovesse avvenire significherebbe per le zone interessate una iniezione di oltre 2,3milioni di euro, trecentomila dei quali solo per il fiume Esino.

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