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Cronaca

JESI “LIBERA AZIONE” GALEOTTA, TRA LUCABONI (FORZA ITALIA) E SILVIA GREGORI (LEGA NORD) È GUERRA APERTA

Al banchetto di "Libera Azione" sulla sicurezza in città si sono seduti a turno i fondatori, Massimiliano Lucaboni e Silvia Gregori (foto CriCo)

Al banchetto di “Libera Azione” sulla sicurezza in città si sono seduti a turno i fondatori, Massimiliano Lucaboni e Silvia Gregori (foto CriCo)

JESI, 31 gennaio 2016È scoppiata la bufera, tuoni  e fulmini tra Forza Italia e Lega Nord Marche, nelle persone dei due coordinatori, Massimiliano Lucaboni e Silvia Gregori, fresca di recentissima nomina.

Proprio quando si stava parlando di ricompattare lo schieramento di centrodestra cittadino, da tempo in sofferenza,  in vista delle prossime elezioni amministrative della primavera 2017, sono volate parole grosse  tra i due che, pure, si sono trovati a fianco in diverse, recenti, iniziative.

Motivo del contendere la pagina facebook  attraverso la quale si esprime il gruppo pubblico Libera Azione, che i due avevano ufficialmente presentato insieme non più di 4 mesi fa, il 10 ottobre scorso. E quella volta erano stati sorrisi, ora… Tutto risale a giovedì scorso, 28 gennaio.

È successo che Lucaboni, il quale afferma «sia chiaro che Libera Azione è stata da sempre una mia creatura alla quale Silvia ha dato un contributo importante ma non l’unico e non è mai stata amministratrice della pagina», ha di fatto escluso dal gruppo la Gregori perché «se è vero che si possono pubblicare post di vari partiti, pur noi muovendoci nell’alveo del centrodestra, non si può assolutamente contattare o invitare gente a iscriversi a questo o quel partito servendosi della nostra pagina. Cosa che Silvia ha fatto. E quando mi sono giunte lamentele per questo, ho pensato bene di intervenire».

Il sit-in di Libera Azione davanti alla sede comunale (foto CriCo)

Il sit-in di Libera Azione davanti alla sede comunale (foto CriCo)

La sostanza, dunque, sarebbe che «sinceramente quello che è accaduto credo sia stata una sorta di autoesclusione. Io non ho mai cacciato nessuno e non penso di cominciare oggi. Il gruppo accoglie al suo interno persone ed opinioni della più svariata provenienza, così come i post, spesso ne vedo presi dai 5 stelle. Insomma, la questione è che si può parteggiare ma non si fanno campagne acquisti per nessuno, visto anche che tutte le iniziative fatte sono sempre state finanziate dal sottoscritto».

Ma non si ferma qui, Lucaboni, perché pur affermando  di sperare «che le cose si sistemino» non  si esime, dice, dal ricordare che «se oggi la Lega esiste in questa città lo si deve solo al fatto che il sottoscritto ha lavorato alla sua costituzione mettendo in contatto le persone, considerato anche il fatto che metà dei componenti il coordinamento jesino della Lega sono gli stessi che militano in Forza Italia. Atto doveroso ma che non è stato ricambiato. Comunque, Libera Azione continua il suo percorso e l’obiettivo rimane una lista civica da affiancare ad un centrodestra in campo al di là di chi ci starà».

Naturalmente non si è fatta attendere la reazione di Silvia Gregori che premette come «molti mi conoscono come il coordinatore della Lega Nord di Jesi, ma il 24 settembre 2015 ho fondato, insieme al signor Massimiliano Lucaboni, Libera Azione, il gruppo del quale ho scelto persino il nome attraverso anche uno scambio di messaggi che non sono stati cancellati.

La portavoce della Lega Nord, Silvia Gregori, quarantenne jesina, già attiva e fondatrice del gruppo pubblico Libera Azione (foto Pienne)

La portavoce della Lega Nord, Silvia Gregori, quarantenne jesina, già attiva e fondatrice del gruppo pubblico Libera Azione (foto Pienne)

La mia estromissione di giovedì 28 gennaio è un fatto gravissimo. Infatti, senza che me ne fosse data comunicazione, il signor Massimiliano Lucaboni mi ha bloccato la pagina, non rendendomi più visibile nessun post e togliendomi il diritto democratico di replica e un contradditorio civile visibile a tutti. Quello che è accaduto poco ha a che vedere con la democrazia tanto spesso da lui citata».

La Gregori ribatte, riguardo all’uso della pagina fb, che «lui ha più volte pubblicato i messaggi come coordinatore di Forza Italia e anche la loro bandiera, richiamo esplicito  rivolto ad ogni singolo, campagna elettorale. E ora proprio lui mi accusa di aver invitato qualcuno ad aderire alla Lega. Questa accusa appare puerile e ipocrita».

Al tirare delle somme politiche o meglio, andando al sodo, la Gregori non si fa scrupolo di affermare che «questo gesto ha fatto capire chiaramente a me e al segretario provinciale, nonché consigliere regionale, Sandro Zaffiri, che il signor Lucaboni ha mostrato di essere inaffidabile: quindi, finché Forza Italia avrà lui nella figura del suo coordinatore , non ci potranno essere alleanze e progetti politici di nessun tipo.

Massimiliano Lucaboni, portavoce di Forza Italia

Massimiliano Lucaboni, portavoce di Forza Italia

Il suo gesto, infatti, conduce a un unico obiettivo, quello di aprirsi una strada, con Libera Azione, attraverso una lista civica ed entrare nel Consiglio comunale come capolista e candidato a Sindaco,  forse le preferenze più difficili da prendere, visto che non ha fatto mai mistero del suo desiderio di diventare Sindaco di Jesi».

Commenti cancellati, sulla pagina, anche per due appartenenti al gruppo, Elisabetta Chessa e Angela Console, «atto oscurantista e antidemocratico».

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