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Cronaca

CASTELPLANIO IL CAPOLUOGO CERCA IL DIALOGO SULLA QUESTIONE MIGRANTI

CASTELPLANIO, 3 luglio 2016 –   “Il contratto di locazione è entrato in vigore mercoledì scorso, 29 giugno, e in giornata mi dovrebbe arrivare completato con la firma del conduttore”. Che in questo caso è l’associazione “Incontri per la democrazia” , la cui responsabile è Cristina Cecchini.

Mauro, comproprietario dell’immobile, insieme alla moglie Paola, – i due sono di Jesi –  di via Gioco del Formaggio, quindi, non aspetta che di poterlo registrare e dare il via alle volture delle utenze.

I migranti, dunque, sono in arrivo, una ventina più 3 volontari, stando alle ultime cifre, ma non si sa ancora con certezza quando.

planio3“Stamattina – 1 luglio – sono arrivati i primi mobili perché la casa va arredata, è vuota. In questo momento stanno montando la cucina e poi toccherà alle altre stanze”.

C’è stata una accelerazione nelle ultime ore, prima dell’incontro alla sala polivalente, dove si è discusso proprio giovedì sera della questione migranti davanti al vice prefetto, al sindaco, al parroco, ai firmatari, 170, della famosa petizione che chiedeva, in sostanza, spiegazioni sulla scelta Castelplanio per accasare i nuovi arrivati dopo quelli di Macine.

“Ci avevano proposto 6 mesi di affitto ma non avavevamo accettato e quando la situazione sembrava essersi arenata nel giro di poche ore siamo stati richiamati, ci hanno inviato lo stesso modello standard da firmare ma con la durata passata al 4+4. E così l’accordo è andato in porto“.

Tra le pieghe di tutta la situazione si era anche verificata, poco prima, l’opportunità della vendita.

“La casa aveva suscitato l’interesse di una famiglia olandese che girava da queste parti a bordo di un camper e che non sapendo come fare per avere informazioni in merito ai proprietari  aveva finito per rivolgersi anche al Sindaco. Ma non se ne è fatto più nulla, non li abbiamo visti, anche se noi siamo sempre disposti a vendere”.

Don Mariano Piccotti

Don Mariano Piccotti

Sulla riunione alla sala polivalente il parroco, don Mariano Piccotti, il giorno dopo sottolinea che “il sospetto generale è incentrato sulla politica che non funziona. Occorre informare la gente, capire, programmare. Per fare in modo che non si creino inutili allarmismi. Il peccato della prefettura è stato quello di anticipare le mosse… e questo in molti lo hanno sottolineato anche contestando”.

Don Mariano, comunque, ha aderito alla proposta che qualcuno, in sala, ha fatto, e cioè di mobilitarsi, a questo punto, per accoglierli degnamente quando arriveranno, una piccola festa “alla quale noi parteciperemo se ci si adopererà in questa direzione. Un primo, importante gesto per instaurare quel necessario rapporto di collaborazione con la nostra realtà”.

Non solo ma, dice ancora il parroco di Castelplanio “c’è stata anche la richiesta di 2-3 persone del posto che possano contribuire ad aiutare nell’operatività della struttura, regolarmente retribuiti“.

“C’è stato un chiarimento – afferma il sindaco, Barbara Romualdi – anche in merito alla questione della

Barbara Romualdi, sindaco di Castelplanio

Barbara Romualdi, sindaco di Castelplanio

locazione sulla quale è stata fatta luce dalla stessa Cecchini, da me espressamente invitata all’incontro pubblico. L’immobile è stato affittato per accogliere i migranti, mancava la conferma ufficiale per evitare le solite chiacchiere. Sono, comunque, fiera dei miei concittadini perché confrontarsi in modo serio non può che essere di beneficio alla civile convivenza. Certo, di errori ne sono stati fatti, ma bisogna guardare avanti e pensare seriamente a una politica di programmazione delle ospitalità per evitare future prese di posizione forti e conseguenti contestazioni”.

(p.n.)

 

 

 

 

 

 

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