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Cronaca

FABRIANO San Biagio in Caprile, tra degrado segnalato e replica del Sindaco

Per l’Amministrazione le bottiglie trovata nei pressi dell’Abbazia sono un “Fenomeno sporadico”, ma nei giorni scorsi è stato segnalato il tutto alla prefettura da parte dell’Associazione Culturale Cristiana Dignità E Lavoro

FABRIANO, 3 settembre 2021 – Una foto scattata nelle immediate vicinanze dell’ingresso dell’Abbazia di San Biagio in Caprile (a brevissia distanza dall’abitato della frazione fabrianese di Campodonico) dal presidente Valentino Tesei e dal vicepresidente Francesco Freddi dell’ Associazione Cristiana di tutela Dignità e Lavoro che immortalano alcuni tavoli e diverse bottiglie di alcolici.

Con grande dispiacere, per il significato spirituale e culturale che rappresenta per la Comunità locale di Campodonico e per tutto il comprensorio Umbro-Marchigiano, che abbiamo visto lo stato di abbandono in cui abbiamo trovato l’Abbazia di San Biagio in Caprilescrivono Tesei e Freddi – Non aggiungiamo commenti alle immagini che, a nostro avviso dicono più delle parole. Lasciamo ad ognuno le proprie considerazioni, auspicando, da parte nostra, la cura di questi luoghi sacri di fede».

Una segnalazione che è stata inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, e per conoscenza spedita anche al presidente Francesco Acquaroli, all’assessore Giorgia Latini, al sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, all’ordine dei Frati Minori Provincia San Giacomo della Marca e al vescovo Francesco Massara.

Alla presa di posizione dell’Associazione Culturale Cristiana Dignità E Lavoro l’immediata replica del SIndaco Santarelli, che con una nota stampa ha così commentato, smentendo quanto affermato dall’Associazione culturale cristiana Dignità e Lavoro. «L’Abbazia di Campodonico, nella quale il Comune gestisce la sola parte dedicata alla foresteria e non la chiesa annessa, non si trova in uno stato di degrado. Anzi, negli ultimi anni abbiamo organizzato al suo interno diversi eventi coinvolgendo le comunità locali. Il fine di questi eventi era duplice: promuovere e far conoscere quel sito abbinando anche la presenza dei piccoli produttori locali e fare in modo che l’utilizzo comportasse l’esecuzione dei piccoli interventi di pulizia e manutenzione che altrimenti non sarebbero mai stati fatti».  

«L’Abbazia è stata anche aperta in diverse occasioni su richiesta per ospitare i gruppi che compiono uno dei cammini che incontrano quel territorio. Per fare questo – ancora Santarelli – abbiamo riattivato le utenze che erano state staccate. Quando ci siamo insediati erano anni che l’immobile non veniva utilizzato e soprattutto la pulizia dei locali, dove erano entrati insetti e pipistrelli, non è stata semplice». 

«La stessa Abbazia è inserita in diversi progetti di recupero per eseguire lavori più importanti e renderla così di nuovo pienamente utilizzabile. Abbiamo anche fatto una manifestazione d’interesse per la gestione e appena pronta potrà tornare ad accogliere camminatori, turisti e corsi di formazione. Uno dei progetti di cui ho fatto cenno coinvolge infatti anche l’Università di Camerino che è interessata a organizzare corsi di formazione e residenze formative per i propri studenti. A ben vedere il degrado di cui si parla e per il quale è stata coinvolta addirittura la Procura riguarda la presenza di una decina di bottiglie su un tavolo sistemato all’esterno. Non ci sono mai arrivate dai locali, con i quali siamo in costante contatto, segnalazioni di questo tipo, per cui si tratta sicuramente di un episodio sporadico».

(Redazione)

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