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Falconara Esalazioni, le richieste dei Sindaci

Summit al Castello degli amministratori della Bassa Vallesina con l’Arpam

Falconara – Si sono incontrati ieri al Castello di Falconara Alta con i tecnici dell’Arpam Sindaci e amministratori della bassa Vallesina dopo aver ricevuto la relazione dell’Arpam, richiesta espressamente e sollecitata proprio dai primi cittadini.

La relazione evidenzia che le esalazioni segnalate dai cittadini tra dicembre e febbraio sono compatibili con l’attività industriale della raffineria.


Nella sede comunale falconarese c’erano la sindaca Stefania Signorini con la vicesindaco e assessore all’ambiente Valentina Barchiesi, il sindaco di Chiaravalle, Cristina Amicucci con l’assessore Andrea Alcalini, il vicesindaco di Montemarciano, Andrea Tittarelli, il sindaco di Monte San Vito Thomas Cillo con l’assessore all’ambiente Piero Medi. Da remoto si è collegato il sindaco di Camerata Picena, Davide Fiorini.

Le Amministrazioni comunali hanno deciso di uniformare il sistema per la raccolta delle segnalazioni dei cittadini che abbiano a oggetto le esalazioni industriali e questo permetterà all’Arpam di avere un quadro più completo delle dimensioni degli eventi e della loro diffusione. A questo scopo sarà anche necessario installare, a cura dell’Arpam, una serie di anemometri sonici, ossia strumenti per definire con precisione la direzione del vento.

I Sindaci hanno chiesto all’Arpam di attivare laboratori mobili per misurare la presenza di inquinanti nell’aria in concomitanza con le esalazioni nei luoghi in cui queste vengono segnalate. Per velocizzare la messa in esercizio dei nuovi strumenti, i Sindaci si sono impegnati a predisporre postazioni, dotate di alimentazione, per accogliere a breve tali laboratori.

E’ stato inoltre richiesto un potenziamento dei sistemi di rilevazione fissi e, dove presenti, l’implementazione delle sostanze analizzate, in particolare di quelle legate agli idrocarburi.

Gli amministratori hanno anche richiesto che sia l’Arpam a costruire modelli matematici per calcolare la ricaduta nei territori delle emissioni provenienti dallo stabilimento petrolifero.

Anche su indicazione dei tecnici Arpam si ritiene importante costruire un modello matematico sia per valutare l’impatto delle sostanze odorigene sul territorio che per ricostruire a ritroso la traiettoria delle esalazioni in modo da risalire con maggiore precisione alla sorgente.

Intanto, però, Maria Ambrogini di Italia Viva chiede alla sindaca «più coraggio e concretezza, perché fino ad ora non si sono visti».

«Ci aspettavamo dalla Signorini una risoluta convocazione dei dirigenti della raffineria per chiedere conto e avere informazioni sui fenomeni persistenti in modo continuativo per tante settimane. La Sindaca però è sembrata titubante, incerta e invece di prendere di petto il problema ha molto tergiversato coinvolgendo poi giustamente i Sindaci del circondario, l’Arpam, il Prefetto, la Regione, l’Ispra, i vigili del fuoco e il ministro dell’ambiente».

Maria Ambrogini evidenzia l’imbarazzo e l’eccessiva cautela della Sindaca quando deve confrontarsi con l’azienda petrolifera «e cerca sempre di allargare il cerchio pur di non esporsi in prima persona».

«La invitiamo per il futuro – dice – a essere più risoluta e determinata nel fare gli interessi dei cittadini».

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