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Cronaca

Falconara Tentata truffa ai danni di una coppia di anziani ma lui è un ex poliziotto

La solita richiesta di denaro, perchè la figlia aveva investito una donna, fatta per telefono dal Commissariato, ma la potenziale vittima, ex agente di Ps, sapeva bene che in città c’è solo la Tenenza dei Carabinieri

Falconara – Erano a tavola per il pranzo intorno alle 13 l’83enne Giuliano e la moglie Ginetta di 82 anni, quando è squillato il telefono.

La donna ha alzato la cornetta per rispondere e un uomo dalla voce alterata e con inflessione meridionale l’ha subito allarmata, tanto che, impaurita, ha passato il ricevitore al marito.

«Sua figlia Alessia, mentre guidava e stava parlando al telefono cellulare – ha detto l’uomo al telefono – ha investito una donna che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali e che ha riportato lesioni molto gravi. Se non vuole che sua figlia sia condotta in carcere deve preparare 6.500 euro che verremo a prendere e la faremo parlare con un avvocato. Io mi trovo al Commissariato di Polizia di Falconara e tra poco verremo a prelevare i soldi».

L’uomo per essere maggiormente credibile aveva anche fornito ai due anziani coniugi il nome e cognome della figlia e la targa dell’auto che guidava ma i malfattori non avevano fatto i conti con la prontezza dell’ottantatreenne e con il suo passato da poliziotto.

Giuliano ha subito capito che si stava trattando di un tentativo di raggiro e ha risposto per le rime all’uomo al telefono.

«Ma quale Commissariato di polizia! A Falconara non esiste, c’è piuttosto la Tenenza dei Carabinieri – ha replicato l’ex poliziotto falconarese – e poi mia figlia in macchina ha il vivavoce e non può essere stata col telefono in mano».

Il malfattore ha risposto in maniera sempre alterata e aggressiva, dicendo che la donna investita nel frattempo era deceduta, tentando di intimorirlo, ma Giuliano non ha avuto tentennamenti.

«Ho immediatamente compreso che si trattava di una truffa – dice l’ottantatreenne – e ho replicato che avrei denunciato l’episodio ai Carabinieri, cosa che peraltro ho fatto subito dopo. Poi ho chiamato mia figlia, che lavora al Conad, ad Ancona, la quale mi ha candidamente risposto che stava rientrando a casa dopo il lavoro ed era alla guida della sua automobile. Non mi hanno fatto paura, ne ho viste ben altre. Piuttosto spero che nessuno cada nella rete di questi truffatori da quattro soldi».

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