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IL CASO Chiama il 118: «Aggredita da mio marito», non era vero

La donna aveva annunciato la presunta violenza che le avrebbe provocato una lesione a un braccio, portata in osservazione a Torrette

ANCONA, 5 febbraio 2020 – Chiama il 113 annunciando di essere stata aggredita dal marito, in realtà si era provocata da sola le ferite. E’ successo ieri sera, 4 febbraio, ad Ancona.

Nella serata di ieri, verso le 21.30, gli agenti delle “Volanti” della Questura di Ancona sono intervenuti nel quartiere Adriatico su richiesta del 118 in quanto una donna aveva richiesto, a quel centralino, un soccorso sanitario a seguito di una presunta aggressione ad opera del marito.

Nell’occasione gli agenti, prontamente intervenuti, hanno effettuato tutti gli accertamenti necessari ai fini della ricostruzione dei fatti, mentre, nella camera da letto la donna è stata soccorsa dai sanitari per alcune ferite superficiali riportate su un braccio che non avevano, peraltro, causato particolari perdite di sostanza ematica.

In presenza del marito, che si è posto subito a disposizione dei poliziotti e e si è dichiarato assolutamente estraneo ai fatti, gli agenti hanno appurato che la casa era in perfetto ordine e non c’era nessun oggetto sporco di sangue o altri elementi che potevano confermare quanto asserito dalla ultracinquantenne anconetana.

Durante l’intervento la donna è stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette, non tanto per le cure mediche relative alle ferite sull’arto, quanto per lo stato confusionale in cui versava.

In quella sede ha riferito agli agenti che le lesioni al braccio se le era procurate da sola, probabilmente per avere delle attenzioni in più. La donna, già sofferente di disturbi psichici, è stata posta in osservazione psichiatrica all’ospedale di Torrette.

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