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JESI Caterpillar: «La lotta paga e deve continuare»

Il commento di Rifondazione sulla vicenda dei lavoratori che il lunedì della svolta sono stati a manifestare al Ministero dello Sviluppo Economico

JESI, 24 febbraio 2022La lotta determinata, coraggiosa e intelligente che i lavoratori della Caterpillar di Jesi hanno messo in campo, dopo il brutale tentativo della multinazionale di cancellare la storia e il futuro di quell’ importante sito produttivo, ha ottenuto un importante risultato.

caterpillar

Al tavolo del Mise, conquistato grazie alla determinazione di settimane e settimane di mobilitazione e dal supporto di una rete di solidarietà e di sostegno del territorio e delle realtà d’impegno sociale, supportati da centinaia e centinaia di lavoratori che hanno manifestato in modo commovente il loro impegno e la loro determinazione, il Consiglio di fabbrica ha strappato l’impegno vincolante per una riconversione del sito e costretto la multinazionale a cedere il passo ad una nuova proprietà, largamente partecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti (quindi pubblica) che si è impegnata a riconfermare tutti i livelli occupazionali e produrre in poco tempo un progetto per le nuove attività.

Nel giorno in cui la corsa a salire sul carro dei vincitori assume addirittura i contorni della farsa con comunicati, come quelli del sindaco di Jesi, pieni di immeritata vanagloria, vogliamo invece valorizzare l’insegnamento che i lavoratori della Caterpillar ci hanno dato: la lotta paga! E, quindi, la lotta deve continuare. I prossimi giorni saranno giorni impegnativi, l’accordo del Mise dovrà essere riempito di contenuti, dovranno essere definiti i tempi, le modalità della riconversione, la struttura della riprofessionalizzazione dei lavoratori, mantenute le garanzie per gli inquadramenti professionali e salariali, discusso il futuro e i tempi di riassorbimento della quota di interinali che in questi mesi sono, via via, usciti dalla fabbrica.

Per far questo è necessario che quella rete di mobilitazione sociale ha fatto da supporto a quella lotta non smobiliti, perché è un presidio sociale decisivo e perché il futuro, non solo per la Caterpillar ma per il lavoro nell’intera Vallesina è carico di problemi e di incognite. Diventa quindi importante che quel coordinamento di lavoratori, associazioni di impegno sociale e civile, intellettuali, artisti, semplici cittadini costruisca altre occasioni di incontro e di mobilitazione, non solo per supportare questa vertenza ancora aperta ma, ancor più, per sedimentare nel territorio e nei luoghi di lavoro gli insegnamenti di questa esperienza, in modo da difendere i diritti e combattere diseguaglianze sempre più insopportabili.

Partito della Rifondazione Cominista

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