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Cronaca

Jesi Comitati di quartiere, approvata la riforma

Il Sindaco: «Un buon risultato di tutta l’Amministrazione e in particolare dell’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi che ha guidato un percorso lungo e complesso»

Jesi – In occasione dell’ultimo Consiglio comunale, prima della pausa estiva, è stata approvata la riforma dei Comitati di quartiere, un punto del programma di mandato della Giunta Fiordelmondo.

Nel regolamento vigente sono state introdotte novità significative, ma l’aspetto più qualificante è il percorso partecipativo attuato: oltre a coinvolgere il Consiglio comunale, a partire dalle Commissioni, c’è stato un confronto con i cittadini nelle sedi formali (attraverso incontri pubblici e con Comitati esistenti) e informali, che era stato molto sommario in occasione della precedente riforma approvata in prossimità della fine della legislatura scorsa.

In estrema sintesi le innovazioni principali sono: l’elezione del direttivo a suffragio universale, con garanzia di voto a tutti i residenti, salva la possibilità di partecipare alle assemblee per chi ha interessi nel quartiere per ragioni di lavoro, studio ecc. Altre importanti novità sono: l’estensione del voto ai e alle sedicenni; l’estensione dell’elettorato attivo e passivo agli stranieri; la presenza di entrambi i generi che è garantita come effettiva presenza nel direttivo.

Sono state inoltre precisate le modalità di elezione dei comitati direttivi, in modo da assicurare rappresentatività e democrazia senza pregiudicare l’efficacia; è stata precisata la rete dei Comitati in modo che avranno rappresentanti anche quei luoghi che a oggi ne erano sprovvisti; è stata garantita una rappresentanza anche alle aree più periferiche, che entrano di diritto; è stata garantita maggiore autonomia politica scollegando insediamento e scadenza dei Comitati dalla singola Giunta; è stata prevista un’Assemblea a cui possono partecipare tutti i residenti, come momento di relazione e di conoscenza oltre che di discussione.

«La discussione in Consiglio comunale ha offerto ulteriori spunti, ma anche tentativi francamente pretestuosi di rimettere in discussione gli equilibri e le possibilità su cui si regge l’articolato normativo, specie da parte di chi in precedenza aveva sostenuto l’inutilità della riforma – spiega il sindaco Lorenzo Fiordelmondo –. Preme evidenziare come sia stata data attenzione al voto popolare anziché all’accreditamento personale e all’immediata operatività dello strumento piuttosto che a un rimando al futuro, come avveniva per il precedente regolamento. Un buon risultato di tutta l’Amministrazione e in particolare dell’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi (foto in primo piano insieme al Sindaco) che ha guidato un percorso lungo e complesso».

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