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Cronaca

JESI MENSE SCOLASTICHE, BUFERA DOPO LA VALUTAZIONE DEL COMITATO MENSA: “SPRECO ABNORME DI CIBO E I BIMBI TORNANO AFFAMATI”

JESI, 8 marzo 2016  – Supererebbe la soglia dei 3 quintali la massa di cibo che giornalmente si spreca nelle mense scolastiche cittadine; la valutazione è del Comitato esecutivo della Commissione Mensa che in una lunga nota chiede a Jesi Servizi ed al Comune l’attuazione di 7 punti di discussione. Tutto sarebbe la diretta conseguenza  dell’esternalizzazione del servizio mensa scolastica che nel 2013 fu “giustificata in nome dell’efficienza e dell’economia” e che oggi, sempre secondo il Comitato, “si sta rivelando un trasferimento di costi sui cittadini già in difficoltà per la crisi economica e in particolare sulle famiglie, che pagano la tariffa di refezione scolastica, ma si trovano a dover sfamare a casa bambini che tornano spesso digiuni”. Nella nota non si spiega la causa di questo digiuno.

Ecco allora le richieste del Comitato: “A fronte del mancato finanziamento da parte della Regione del progetto Pappa Fish per un importo di circa 17.000 euro per errata presentazione della domanda da parte di Jesi Servizi, di procedere da subito alla somministrazione di pesce fresco dell’Adriatico, molto gradito dai bambini, in sostituzione di quello surgelato e completamente buttato, autofinanziandolo con risorse proprie, ad esempio utilizzando le penali applicate a Dussmann (attuale erogatore del servizio) per i corpi estranei ritrovati nei mesi scorsi nei pasti dei bambini. Imporre a Dissmann il rispetto di quanto contenuto nel Capitolato Tecnico Speciale, nell’offerta tecnica e nel contratto d’appalto, come ad esempio: sostituzione dei cibi surgelati con prodotti freschi di stagione e a filiera corta, effettuazione di questionari di gradimento, realizzazione di progetti educativi pianificati e fattibili, monitoraggio delle percentuali di scarto e applicazione di sanzioni e penali per ogni singola inadempienza riscontrata”.

Aggiunge la nota: “A fronte dei dati rilevati, sostituire le pietanze non gradite e rivedere gli abbinamenti tra primo e secondo piatto che lasciano digiuni i nostri figli; pretendere che l’Asur svolga finalmente i suoi compiti di vigilanza, controllo e monitoraggio dei menù non in linea con le nuove raccomandazioni che vengono fatte dal WCRF (World Cancer Research Fund International), da codice europeo contro il cancro, ma anche dai quaderni del Ministero della Salute che, ad esempio, vanno verso la riduzione del consumo di carni rosse e conservate, l’utilizzo dei cereali non raffinati, legumi e un ridotto introito proteico di derivazione animale.

Utilizzo, per i controlli effettuati da Jesi Servizi, della prevista scheda dell’allegato G del Capitolato al posto di quella “light” attualmente utilizzata, in quanto incompleta di dati essenziali quali percentuali di scarto, temperature, tempi, ecc.

Un tempestivo e costante coinvolgimento della Commissione mensa che ha sempre svolto un ruolo attivo e propositivo effettuando ispezioni, questionari e tramite l’esplicita richiesta di introduzione di nuove pietanze nel menù (vedi menù prova di febbraio 2016).

Convocazione da parte del Sindaco di un incontro pubblico per affrontare tutte le questioni segnalate, informare i cittadini e illustrare i provvedimenti intrapresi legati alla gestione della mensa esternalizzata”.

Queste le richieste dei rappresentanti dei genitori che compongono il Comitato; ora si attendono le risposte dei soggetto chiamati in causa.

(s.b.)

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