Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Presentata l’assemblea provinciale di Unione Popolare

Nata dall’incontro fra quattro formazioni della sinistra radicale già esistenti nel panorama nazionale, DeMA, Manifesta, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, nella prospettiva di un nuovo soggetto politico alternativo a centrodestra e centrosinistra

Jesi – Si è tenuta sabato, in Piazza della Repubblica, la presentazione dell’assemblea provinciale di Unione Popolare, la formazione nata dall’incontro fra quattro formazioni della sinistra radicale già esistenti nel panorama nazionale (DeMA, Manifesta, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista), nella chiara prospettiva di un nuovo soggetto politico alternativo al centrodestra e al centrosinistra

Non è stata una presentazione tradizionale: infatti, mentre si snodavano gli interventi dei e delle militanti, si raccoglievano le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare, già in campo dal 18 maggio, sul salario minimo ad almeno 10 euro lordi orari indicizzati: proposta ben diversa e ben più attenta alle reali condizioni del lavoro povero in Italia rispetto a quella che il centrosinistra ha recentemente varato. Contemporaneamente si raccoglievano le firme su un’ulteriore proposta di legge per l’introduzione di reato di omicidio sul lavoro, reso drammaticamente attuale dalla recentissima tragedia annunciata dei cinque operai travolti sui binari vicino a Torino.

Sono questi due degli assi di intervento di Unione Popolare a livello nazionale, unitamente a una campagna contro ogni forma di autonomia differenziata anche in presenza di presunti “livelli essenziali delle prestazioni”, e contro l’invio di armi nel conflitto russo-ucraino.

Durante la presentazione si è delineato il percorso uscito dall’assemblea nazionale svoltasi a Roma lo scorso 9 luglio: un vero e proprio processo costituente che raccolga tutti e tutte coloro che, in forma organizzata, collettiva o individuale, si oppongono al governo Meloni e ritengono inadeguate le risposte del centrosinistra. Anzi, si auspica che proprio questi movimenti che pure esistono nel Paese, ma stentano a trovare un momento unitario di confronto e di aggregazione, possano diventare l’asse portante della linea di Unione Popolare.

Per questo, già a partire da questo mese, saranno organizzati momenti pubblici di richiesta di adesione al manifesto politico di Unione Popolare, centrato sulla difesa della Costituzione dagli attacchi autoritari della destra (autonomia differenziata, presidenzialismo) non sufficientemente, o ambiguamente contrastati dal centrosinistra, e sulla costruzione delle condizioni affinché la classe lavoratrice e i settori più deboli della società ad essa collegata ne impongano l’applicazione a proprio vantaggio.

© riproduzione riservata

Continua a leggere

News