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Cronaca

JESI SECURITY DAY, FORZA ITALIA SUL TEMA SICUREZZA E MANDA A DIRE ALLA LEGA NORD: «CARI SIGNORI, CON VOI NON CI SONO RAPPORTI»

Lucaboni: "Nell'ultimo mese abbiamo assistito a continui furti e spaccate" (foto CriCo)

Lucaboni: “Nell’ultimo mese abbiamo assistito a continui furti e spaccate” (foto CriCo)

Monica Biagioli: "Noi non manifestiamo contro qualcuno, ma è indubbio che i cittadini debbono sentirsi protetti" (foto CriCo)

Monica Biagioli: “Noi non manifestiamo contro qualcuno” (foto CriCo)

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Daniele Berardinelli: “È la terza volta che vengo a Jesi a parlare di sicurezza per i cittadini, il che vuol dire che il problema esiste” (foto Crico)

Forza Italia: "Speriamo che ci sia un ripensamento da parte della Lega Nord nel voler far da stampella a Bacci" (foto CriCo)

Forza Italia: “Speriamo che ci sia un ripensamento da parte della Lega Nord nel voler far da stampella a Bacci” (foto CriCo)

JESI, 19 febbraio 2016 –  Ripropone il suo cavallo di battaglia Forza Italia e presenta l’iniziativa di domani, 20 febbraio, lungo corso Matteotti, con un banchetto all’altezza del palazzo dei convegni (ore 10-13), sulle questioni della sicurezza dei cittadini e la legalità.

È il “Security day” per invocare «più risorse alle forze dell’ordine, più carabinieri e poliziotti nei quartieri, più militari in strada e meno nelle caserme e contenimento dell’immigrazione». Jesi sarà una delle tante piazze, a livello nazionale, che vedranno la mobilitazione soprattutto dei giovani del partito che nella nostra provincia vede come punto di riferimento Monica Biagioli, consigliera comunale forzista di Staffolo e responsabile provinciale giovanile.

«Il diritto alla sicurezza è fondamentale. È uno dei compiti principali dello Stato. Noi non manifestiamo contro qualcuno – dice la Biagioli – ma è indubbio che i cittadini debbono sentirsi protetti perché viviamo in una situazione non più sostenibile a fronte di una microcriminalità dilagante. Fa un certo effetto pensare che paghiamo l’Imu per il possesso della casa ma nessuno riesce a garantire la sicurezza nelle nostre abitazioni».

Alla presentazione del “Security day” anche Jessica Marcozzi, capogruppo in Consiglio regionale, Daniele Berardinelli, coordinatore regionale azzurro e, naturalmente, il coordinatore cittadino, Massimiliano Lucaboni.

«È la terza volta che vengo a Jesi a parlare di sicurezza per i cittadini – afferma Berardinelli – il che vuol dire che il problema esiste, è grave e che ci troviamo, non solo qui, in una situazione di precarietà. Anche se debbo dare atto al nuovo questore e poi al prefetto che l’intenzione di una maggiore presenza fisica sul territorio da parte delle forze dell’ordine si sta facendo strada nel programma di prevenzione al crimine. Il nodo da sciogliere è anche quello dell’impunità. Carabinieri e polizia arrestano ma poi se li ritrovano, i soliti malfattori,  qualche giorno dopo che ancora ci riprovano. Sono sempre gli stessi, anche se il numero degli atti delinquenziali aumenta. Basterebbe toglierli dalla circolazione trattenendoli in galera. Sembra di assistere a un esodo del fine settimana, molti vengono in trasferta da noi per mettere a segno le loro ruberie e poi se ne vanno».

In merito alla video sorveglianza Berardinelli è categorico: «Occorre personale che controlli e la tecnologia adatta, altrimenti non serve a niente. E, poi, naturalmente le sanzioni, certe,  per chi delinque».

Sulla stessa linea Massimiliano Lucaboni che evidenzia come «quello che è successo a Jesi nell’ultimo mese, con continui furti e spaccate, non ha precedenti. Un problema serio preso sottogamba dall’Amministrazione comunale che insiste con la video sorveglianza quando invece occorrono persone in grado di dare sicurezza. Chiediamo con forza che venga aumentato il numero delle forze dell’ordine che agiscono sul territorio perché solo questo può essere l’unico deterrente. Inoltre, bisogna cambiare il regolamento comunale per la polizia municipale, che deve essere in servizio anche di notte. Una alternativa valida potrebbero essere anche le guardie private. Ma bisogna fare presto, i nostri amministratori debbono uscire dal palazzo e stare in mezzo alla gente che non si sente più tutelata in fatto di sicurezza anche per la presenza di tanti, troppi, immigrati in zone e in quartieri degradati».

Poi uno sguardo lungo alle amministrative del 2017 in quanto «se Forza Italia entrerà in Consiglio tutto quello che riguarda la tutela e la sicurezza del cittadino cambierà radicalmente. Presenteremo un programma in merito e vedremo quali saranno le forze politiche che ci staranno».

La consigliera regionale Jessica Marcozzi si è, invece, soffermata su Banca Marche e le vicissitudini della neo nata Commissione di indagine (foto CriCo)

La consigliera regionale Jessica Marcozzi si è, invece, soffermata su Banca Marche e le vicissitudini della neo nata Commissione di indagine (foto CriCo)

I rapporti tesi con la Lega Nord, per ora, non sono un problema perché «attualmente non esistono più – afferma Lucaboni – ma abbiamo davanti ancora un anno e mi auguro che ci sia un ripensamento da parte loro nel voler far da stampella a Bacci. Spero che tutte le forze politiche del centro destra si affidino anche  al buon senso».

La consigliera regionale Jessica Marcozzi si è, invece, soffermata su Banca Marche e le vicissitudini della neo nata Commissione di indagine che ha visto la luce pochi giorni fa in Regione e che è già al centro di polemiche per l’elezione a presidente di Mirco Carloni, di Area popolare, che sta portando alle dimissioni dalla stessa Commissione dei rappresentanti dell’opposizione.

«È la persona giusta – ha detto la Marcozzi – proprio per la sua competenza, al di là del fatto che appartenga alla maggioranza e che noi eravamo contrari all’istituzione della Commissione. D’altronde è nata solamente per ricostruire ciò che è accaduto a Banca Marche in 10 anni. Con una certezza, da parte nostra, che non doveva essere commissariata né, successivamente svalutati dell’83% i crediti inesigibili».

(p.n.)

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