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Cronaca

JESI TERREMOTO, VITTIMA JESINA: LA SALMA DI GUERRINO DOMANI A JESI, PROBLEMI BUROCRATICI

guerrinoJESI, 2 settembre 2016 – La salma di Guerrino Pierelli, la vittima jesina del terremoto, difficilmente potrà essere a Jesi, proveniente da Rieti, nella giornata odierna.

Dalle onoranze funebri Santarelli, che si occupano del trasporto e delle esequie, ancora in tarda mattinata il carro non era partito, stazionava, in attesa, vicino al semaforo di viale della Vittoria.

“C’è ancora molto da fare – ci dicono – e non siamo riusciti ad andare, lo faremo presto, appena possibile, comunque. “.

E’ una questione di orari. Dopo le 19.00 l’obitorio dell’ospedale è chiuso, quindi, inutile partire da Rieti se non si riesce a stare in quei limiti di tempo. Perciò si dovrà rinviare il trasporto di rientro verso casa a domattina.

Il corpo del 75enne pensionato jesino – di lui si erano perse le tracce dopo il violento sisma che il 24 agosto scorso aveva devastato Amatrice, nel Reatino – avvenuta l’identificazione è stato messo a disposizione dei familiari.

Le macerie dell'hotel Roma dove è stato recuperato il corpo di Guerrino Pierelli

Le macerie dell’hotel Roma dove è stato recuperato il corpo di Guerrino Pierelli

Il carro funebre con il quale avverrà il trasporto della salma

Il carro funebre con il quale avverrà il trasporto della salma

Questi hanno già inoltrato – con apposita domanda – alla direzione sanitaria dell’ospedale “Carlo Urbani“, la richiesta di accoglimento della salma  – che sarà cremata – presso l’obitorio ma non è ancora chiaro se la camera ardente potrà essere allestita lì.

Altrimenti si dovrà deviare verso quella del cimitero.

L’uomo, come è noto, si trovava alloggiato nell’hotel Roma, frantumato dal sisma, e mentre la moglie, Cesarina Silvi, si era salvata – ricoverata e poi dimessa al “Carlo Urbani” – del marito non si era saputo più nulla, e questo, certo, non lasciava presagire nulla di buono, tanto che i familiari erano ricorsi anche aChi l’ha visto?“.

Poi la triste conferma, dopo che erano stati recuperati altri corpi non ancora identificati dalle macerie con l’impiego delle squadre Usar – Urban Search and Rescue – dei vigili del fuoco.

All’ospedale di Rieti si era proceduto, quindi, a cercare di dare un nome ai poveri resti.

Esame del Dna ed effetti personali non hanno più fatto insorgere dubbi.

Guerrino Pierelli è la vittima jesina di quel sisma che non ha lasciato scampo, sino ad ora, a 293 persone.

(p.n.)

 

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