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LETTERE&OPINIONI OSPEDALE JESI: DAY SURGERY A RISCHIO CHIUSURA

Pasquale Liguori, Tribunale del Malato: «Non possiamo tollerare che neanche si pensi di chiudere questa attività che è divenuta una delle eccellenze del “Carlo Urbani”»

JESI, 11 ottobre 2019 – Appena riaperta la Day Surgery (la chirurgia a ciclo breve), dopo i tagli durante le ferie estive, e già voci di corridoio dicono che a fine anno chiuderà definitivamente, dopo che il responsabile del reparto andrà in pensione. Noi chiediamo rassicurazioni alla direzione dell’Asur sul suo mantenimento, se ciò non avvenisse, a pagarne le conseguenze, come solito, sarebbe il paziente che oggi usufruisce di questa struttura per interventi di piccola entità, con un ricovero di una sola giornata e senza mettersi in lista di attesa nel reparto di riferimento, ove si troverebbe ad attendere molto più a lungo in quanto la sua patologia andrebbe dietro a quelle più importanti.

Per far capire l’importanza della Day Surgery basta citare i numeri di questa attività: partita nel giugno del 2016 con 740 interventi negli anni successivi è andata sempre più a crescere con 1.322 nel 2017, 1.490 nel 2018, e 800 sino a giugno del 2019.

Pasquale Liguori coordinatore del TdM

Gli effetti positivi della Day Surgery non sono solo per i pazienti ma anche per le casse dell’Asur che con essa avrebbe un risparmio di costi di ricovero rispetto a quello ordinario.
E ricordiamo a tutti che la Day Surgery è trasversale per tutte le attività specialistiche del nostro ospedale (chirurgia circa 1.000 interventi, ginecologia circa 500, ortopedia circa 900, otorino circa 350 interventi, urologia circa 350).
Con questi numeri non possiamo tollerare che neanche si pensi di chiudere questa attività che è divenuta una delle eccellenze del nostro ospedale e quindi faremo fronte unico insieme a OoSs , Rsu e Comitato difesa ospedale, per impedire che ciò avvenga.
Pasquale Liguori
Coordinatore Tribunale del Malato, Jesi
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