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LETTERE&OPINIONI POLIZIA LOCALE DI JESI, I DUBBI DELLA UGL SULLA NOMINA TEMPORANEA DEL NUOVO COMANDANTE

JESI, 29 dicembre 2017 – Negli ultimi sei mesi, l’Ugl Polizia Locale Marche, ha presentato le seguenti denunce: una presso la Procura della Corte dei Conti, una in Procura della Repubblica, una presso il Servizio Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro “Asur Marche” mentre stiamo valutando l’inoltro di ricorsi innanzi al giudice del Lavoro per Demansionamento e Burnout (alla luce della nuova normativa “Madia” sottoscritta il 23/12/2017). Le cause che hanno spinto la scrivente O.S ad intraprendere tali azioni, sono da ricercarsi nel totale mutismo e mancanza di risposte alle molteplici richieste di confronto inoltrare alla ex C.te e all’Amministrazione Jesina. Oggetto delle istanze erano e sono: l’organizzazione del Corpo, il ruolo e funzioni degli operatori, il deficit dell’ organico , strumenti operativi di difesa, formazione e carta dei servizi. L’Amministrazione Comunale Jesina ha nei fatti omesso di instaurare un serio dialogo e le uniche risposte fornite sono state tardive, incomplete e superficiali, e pervenute solo dopo che erano state interessate del problema le alte Magistrature e le Autorità pubbliche competenti, lasciando pertanto l’amaro in bocca (poiché la PA. era stato di fatto “costretta” a rispondere a seguito degli esposti ex lege) – quando in realtà l’unico obiettivo del sindacato era poter dare una mano costruttiva. Oltre a ciò si evidenzia come oltre al mancato confronto sui temi sopraindicati, si registra invece, una nomina “temporanea” a Comandante Dirigente del Dott. TORELLI (Dirigente del Personale).

Tale nomina seppur più che degna dal punto di vista personale (poiché nessuno vuole muovere accuse o mancare di rispetto alla persona de quo), è però in palese ed evidente violazione delle norme di diritto e della legalità poiché quanto indicato dall art.’12 della LR nr 1/2014 che al punto 2″ recita:” l’incarico di Comandante del Corpo È INCOMPATIBILE con lo svolgimento di altri compiti o incarichi all’interno della Pubblica Amministrazione di appartenenza, compresa la dirigenza nei settori che non siano quelli della Polizia Locale”, evenienza questa che non lascia spazio e dubbio alcuno su altre possibili interpretazioni – pertanto si deve nuovamente segnalare un comportamento istituzionale che nei fatti è contra legem.

Pertanto si confida che questa soluzione (che ribadiamo è comunque inaccettabile dal punto di vista della legalità) sia effettivamente temporanea e che sia stata presa in una situazione di effettiva emergenza, anche se a parere di questa O.S. sarebbe stato preferibile far condurre l’INTERIM ad un addetto della P.L. Jesina che conoscendo bene la sua attività e con la sua esperienza avrebbe sicuramente ben potuto al meglio ricoprire l’incarico senza incorre in alcuna violazione di legge.

Questa proposta che si ha avuto l’ardore di proporre a nostro modesto parere rappresenta la soluzione migliore. Se questo comportamento comunque dovesse proseguire l’O.S. suo malgrado non potrà fare a meno di riservarsi comunque di segnalarlo nelle opportune sedi. Ci è stato altresì riferito dagli iscritti della O.S. e da vari membri della Polizia Locale di Jesi anche non tesserati, che il clima che si respira all’interno del Comando è di attesa nervosa e di disincantata rassegnazione (i lavoratori sentono inevitabilmente su di loro il peso di questo nervosismo e per cause non imputabili non possono rendere al meglio.

Ci auguriamo pertanto che il nuovo C.te Dirigente ed il Vice mettano mano ad un’eredità pesante, dove a causa dei ridetti riferiti contrasti, la definizione di ruoli e competenze erano lasciati ad un’inevitabile improvvisazione (d’altronde pur capendo la difficoltà di gestire la cosa pubblica se non si attuano a pieno le normative di diritto e si affidano incarichi a persona sicuramente volonterose ma che dovrebbero a norma di legge ricoprire altri incarichi la reddittività e produttività inevitabilmente scemano con danno non solo dello specifico settore della P.L. ma di tutta la macchina amministrativa), piuttosto che ad una studiata quanto ponderata valutazione, alla definizione di carichi di lavoro motivati, ad una professionalità da impiegare tenendo conto della gerarchia, degli anni di servizio e delle mutate esigenze del territorio (Sicurezza Urbana) ad un tipo di comunicazione di tipo “professionale”, all’applicazione della Legge regionale per i nuovi gradi e degli strumenti operativi (mai attuate), in sintesi, che venga ridata dignità ad un Corpo di Polizia Locale come quello di Jesi che avendo dovuto subire questa situazione di incertezza non ha potuto esprimere al meglio la sua reale potenzialità e professionalità. L’O.S. comunque insisterà incessante nella sua attività di concertazione e di proposizione di proposte in un leale spirito di collaborazione, poiché l’obiettivo non è segnalare l’esistenza di problemi ma cercare di risolverli fornendo il proprio contributo.

Dott. MARINO Vincenzo, segretario regionale UGL Marche Autonomie Locali

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