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Cronaca

Omicidio Fabriano La storia di Alessandra Galea e della gemella Consuelo

L’arte come grande passione ma anche un male più profondo covato dalle due sorelle

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Fabriano – Una storia complessa quelle delle gemelle Alessandra (foto in primo piano) – accusata di aver ucciso sabato scorso il 63enne fabrianese Fausto Baldoni – e Consuelo Galea, nate nella vicina Umbria per poi trasferirsi nelle Marche.

Una vita sin da subito complicata per le due sorelle: da piccola, infatti, Alessandra si ammalò di leucemia riuscendo a trovare scampo dal male grazie a un trapianto di midollo osseo donato dalla sorella Consuelo.

Non meno complicata la vita di Consuelo, con un figlio perso a causa di una malattia dopo il suo arresto a seguito dell’omicidio della madre.

Sin da piccole si sono dimostrate spigliate, molto belle e con il desiderio di sfoggiare questa bellezza. Più di una volta hanno posato infatti nude per diversi artisti.

Hanno frequentato festival d’arte, sia come modelle sia come appassionate.

Ma oltre alle passioni comuni, evidentemente, anche un male più profondo, solo apparentemente invisibile.

Le due sorelle erano state sottoposte a trattamenti sanitari obbligatori, Tso, a seguito di una serie di problemi psichiatrici.

Intanto, previste per oggi l’udienza di convalida d’arresto davanti al Gip di Ancona e l’autopsia sul corpo della vittima che verrà effettuata all’ospedale di Torrette dal medico legale Mauro Pesaresi.

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