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Cronaca

VERSO LE ELEZIONI, LA LETTERA “POLITICAMENTE DISGUSTOSA LA PASSERELLA AL ‘CARLO URBANI’”

JESI, 27 maggio 2015 – Prima Spacca. Poi Ceriscioli. Politicamente disgustosa la passerella di questi giorni dei due amanti traditi del “Sistema Marche” all’Ospedale Carlo Urbani di Jesi, accompagnati magari da qualche ri-candidato/consigliere regionale uscente della zona.
L’Ospedale è un luogo di cura e di rispetto per chi sta male e per gli operatori che cercano fra mille difficoltà di garantire comunque cure e servizi adeguati, nonostante le scelte scellerate dei due politici o dei loro partiti fatte di tagli senza senso, di sprechi di danaro e di depotenziamento della Sanità pubblica magari a vantaggio di quella privata o a pagamento. Sembrava si fossero dimenticati degli ospedali, dei pazienti e degli operatori quando i loro partiti governavano la Regione. Invece se ne ricordano ben bene quando è il momento di venirci a fare comizi pre elettorali.
Parlano di riforma sanitaria non attuata o non adeguata. Parlano di quello che occorrerebbe fare. Entrambi, come se non avessero governato la Regione e la Sanità regionale negli ultimi 10 anni. Questi politici “esperti” e di “mestiere”, che anche con queste uscite inopportune e fuori luogo (nel vero senso della parola) contribuiscono a rendere carta straccia la loro dignità politica e la credibilità loro o dei loro partiti, non meritano più di governare la nostra Regione. E i cittadini non possono più lasciare in mano a questi soggetti la propria Salute e la Sanità Pubblica.
Mentre proseguono i proclami elettorali al Carlo Urbani, continuano ad arrivare notizie sui disagi che le politiche sulla Sanità degli ultimi anni creano quotidianamente a cittadini e lavoratori del settore. È di oggi quella riguardante la riduzione di ulteriori 32 posti letto a causa del piano ferie in vigore dal 1 giugno 2015, che vanno ad aggiungersi ai 54 già oggi inutilizzati per carenza di personale.
È ovvio e giusto che i lavoratori possano usufruire delle ferie. Ma poiché si parla di Salute e di diritti primari dei cittadini, in una situazione in cui già i posti letto non sono attivati per mancanza di personale ed in cui il Pronto Soccorso è già intasato con pazienti in barella anche 36 ore per le medesime ragioni, la diminuzione dell’organico va programmata e concordata tempestivamente, prevedendo un adeguato impiego di risorse economiche ed umane per evitare di ridurre ulteriormente il servizio.
Come MoVimento 5 Stelle da sempre abbiamo indicato i nostri indirizzi, per una Sanità pubblica in cui i tagli vanno fatti agli sprechi e ai privilegi e non al servizio e al personale. Una Sanità fatta anche di rispetto delle norme e dei diritti dei cittadini che già oggi ci sono ma che sono palesemente e sfacciatamente violati. Un esempio fra i tanti possibili: il rispetto dei tempi massimi di attesa per visite specialistiche o prestazioni diagnostiche, in merito alle quali il M5S ha messo in campo da mesi una campagna informativa a tappeto sul territorio per informare i cittadini dei loro diritti, e per le quali stiamo facendo votare ed approvare nelle Aule dei Consigli Comunali dove siamo presenti delle delibere di indirizzo volte ad impegnare i Sindaci e le Amministrazioni ad esigere il rispetto della legge. Crediamo che non abbia senso pensare di risolvere i problemi continuando a votare quelli che li hanno creati. Questo vale sempre, ed a maggior ragione quando in ballo ci sono Salute e diritti dei cittadini.
(Romina Pergolesi, candidata consigliere regionale – MoV 5 Stelle)

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