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Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

CARO DIARIO

DIARIO DI LEI

Caro diario,

ieri sera Marco era tanto strano. Mi è venuto a prendere come al solito, ma sì e no mentre guidava mi rivolgeva parola. Ho provato a capire cosa avesse, ma lui più volte ha detto “niente”. All’inizio pensavo fosse colpa mia perché ero un po’ di ritardo, poi quando siamo arrivati al bar per l’aperitivo mi sono distratta e ho lasciato cadere la cosa. Fin quando abbiamo salutato gli altri per andare al ristorante, perché da qui in poi l’atmosfera si è spenta di nuovo. Sulla strada la conversazione è stata molto fiacca e ho cominciato a preoccuparmi sul serio. Durante la cena le cose non sono migliorate. Praticamente ho parlato sempre io. Ho cercato in tutti i modi di rallegrarlo, di raccontargli della mia giornata, di farlo ridere, ma non è servito a niente: lui era mogio, quasi assente. Allora gli ho chiesto se era colpa mia, se c’entravo io nel suo stato d’animo, se c’era qualcosa che non andava nel nostro rapporto. Lui ha continuato a ripetermi che non c’era niente, che tutto andava come sempre e che non dovevo preoccuparmi, ma secondo me mentiva. Gli ho buttato le braccia al collo, pregandolo di cacciare quella malinconia, ma lui non ha fatto una piega. Allora ho cominciato a pensare che volesse mollarmi ma non avesse il coraggio di dirmelo. A cena finita siamo tornati a casa e lui si è messo in silenzio davanti alla tv. Ogni tanto prendeva il cellulare e ho notato che scriveva qualcosa. Caro diario, io credo che abbia un’amante e che voglia mollarmi. Sì, ne sono sicura: ha un’amante. Dopo averlo visto con quel cellulare in mano, sono corsa a letto e dopo poco lui mi ha raggiunta. Una volta sotto le coperte ha allungato una mano sul mio corpo, allora ho capito che mi desiderava, che mi voleva un’ultima volta e non potevo certo sprecare questa possibilità per riconquistarlo. Abbiamo fatto l’amore e ho fatto tutto quello che potevo per fargli capire la mia passione, la mia devozione per lui, che non volevo perderlo. Eppure continuavo a sentirlo distaccato, meccanico, stanco. Per questo una volta terminato, senza farmi vedere, mi sono chiusa in bagno e ho pianto per un’ora. Oh, caro diario, sono disperata: sono convinta che lui pensi a quell’altra, che non mi ami più, che voglia porre fine alla nostra relazione per mettersi con lei. Come farò? Proprio adesso che avevamo tanti progetti…dopo tutti questi anni insieme…ora che sentivo di potermi fidare completamente di lui! Sono sconvolta, angosciata, ferita, delusa. La mia vita senza Marco non ha più senso. Ti prego…oh mio Dio… ti prego…aiutami…io lo amo tanto….non voglio che mi lasci…non voglio assolutamente…lo amo da morire!

DIARIO DI LUI                                                                                            

Caro diario,

il Milan giovedì ha perso. Meno male che poi ho trombato.

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