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Cronaca

JESI C’È LA LEGGE MA NON I POSACENERE, “CICCHE” SPARSE OVUNQUE E NESSUNA MULTA

cicche1 (1)sigaretteJESI, 24 febbraio 2016 – Tre settimane or sono, esattamente il 2 febbraio scorso, entrava in vigore la legge n. 221 del 28 dicembre 2015, ma sono pochissimi quelli che si attengono alle nuove disposizioni in materia di fumo. Già, perché come molti sanno, da quel giorno è fatto assoluto divieto di gettare mozziconi di sigarette a terra per non sporcare strade, marciapiedi, parchi verdi. Chi dovesse violare tale normativa potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere destinatario di una multa tra i 30 ed i 300 euro, denaro che per il 50% andrebbe a rimpinguare le casse dello stato, mentre il rimanente 50% andrebbe al Comune per le varie necessità con particolare riferimento alla pulizia delle fogne.
All’indomani dell’entrata in vigore di questa legge molti fumatori hanno adottato tattiche diverse per evitare di gettare a terra i mozziconi di sigaretta, poi, col passare dei giorni e in assenza di qualsiasi tipo di controllo da parte degli organi preposti, hanno ripreso il vecchio vizio di gettare a terra la “cicca”. Qualcuno, nel timore di essere ripreso, ha scelto di gettare il mozzicone all’interno delle caditoie fognarie che, se ci fate caso, risultano quasi tutte intasate di cicche; questi “signori” forse non sanno che la citata legge 221 punisce anche chi getta i mozziconi di sigaretta nelle acque e negli scarichi. Insomma, da parte della stragrande maggioranza dei fumatori c’è la completa ignoranza delle norme; un disinteresse cha lascia le cose così com’erano. E questo non è solo il comportamento dei cittadini, ma anche quello degli amministratori pubblici, cioè di coloro che, tramite i propri soggetti preposti, dovrebbero garantire il rispetto della legge disponendo controlli e, se del caso, ulteriori campagne informative. In materia di lotta ai trasgressori questi amministratori disattendono doppiamente le finalità della legge (oltre a non far nulla per incamerare qualche euro): oltre a non disporre le necessarie misure di controllo, non stanno cicche1 (2)facendo nulla di quanto la legge impone. Si legge infatti che “i comuni provvedono ad installare nelle strade, nei parchi, nei luoghi di alta aggregazione sociale raccoglitori per la raccolta di mozziconi dei prodotti da fumo”. In altre parole spetterebbe all’Ente comunale l’installazione di posacenere lungo le strade e nei parchi; raccoglitori di cicche che solo qualche volonteroso gestore di locali pubblici ha provveduto ad installare fuori dal suo esercizio commerciale. Lungo corso Matteotti, a Jesi, tali posacenere si possono contare sulle dita di una mano; ne troviamo due sulla parte alta, vicino all’Arco Clementino, ed un altro paio nella zona maggiormente frequentata. Un posacenere lo si trova anche di fronte alla sede del PRI in via Marconi. Qualche cittadino ha approfittato dei grossi raccoglitori di cartacce per spegnere le cicche e lì abbandonarle, in troppi ricorrono alle caditoie. Non sono soltanto i fumatori o gli amministratori cittadini a non rispettare la legge; al lungo elenco, infatti, vanno aggiunte anche le manifatture tabacchi che “in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare”, si legge sempre nella legge, dovrebbero attuare “campagne di informazione” su questa legge da tanti attesa e da pochissimi rispettata.
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