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Cronaca

JESI VISITE GUIDATE AGLI SCAVI DI PIAZZA COLOCCI, LA CITTÀ ANTICA AFFASCINA I VISITATORI

JESI, 16 agosto 2017 – Successo pieno per l’iniziativa che da oggi e fino al 1° settembre garantisce  una visita guidata agli scavi di piazza Colocci; il gruppo dei visitatori doveva essere composto da una ventina di elementi, ma alla fine se ne sono contati molti di più. Erano infatti oltre trenta quelli che si sono raccolti attorno alla guida, Alessandro Biagioni, che con dovizia di particolari storici, architettonici e riferimenti alla popolazione jesina nei secoli ha illustrato le trasformazioni che, secondo gli studi, avrebbe subito quella piazza che un tempo si è chiamata anche di San Luca.

Una piazza dove convivono reperti risalenti al 1° secolo avanti Cristo con altri di epoca tardo medioevale o ancora di epoca moderna o contemporanea.

L’iniziativa di “visitare” quella parte antica della città è stata accolta con interesse dai cittadini, specialmente quelli non più giovani, che si sono trovati di fronte ad un caso insolito, come ha detto Biagioni. Solitamente, infatti, le Soprintendenze vietano l’accesso agli scavi archeologici per paura, crediamo, di possibili furti di reperti; in questo caso, a parte la vecchia moneta rinvenuta ad inizio lavori, non è emerso alcunché. La guida ha parlato dell’evolversi della vita a Jesi, della sua iniziale crescita anche demografica al punto tale che quella piazza (oggi Colocci) era al centro della città per diventarne poi, a distanza di secoli, una periferia. Questa evoluzione è documentata dal ritrovamento, nel 2000, di un bellissimo mosaico a circa 2,5-3 metri di profondità dall’attuale piano; un mosaico dove successivamente fu infilato un palo e dove è stata trovata anche una tomba con due soggetti (un maschio ed una femmina). “Era il periodo del riutilizzo dei materiali – ha detto Biagioni – e per questa ragione i vani che un tempo erano abitati sono stati destinati a far da granai o riempiti di scarti”. Non solo. A giudicare da alcune strutture murarie è possibile che molti secoli fa, su quella piazza, esisteva anche una struttura con tanto di colonne.

La guida, seguita con attenzione dai presenti, ha poi parlato dell’evoluzione complessiva del sito storico fino alla costruzione di quello che ancora oggi è il palazzo per eccellenza che si affaccia sia sulla piazza che su via Pergolesi (o degli Orefici), l’antico Cardo romano; ci riferiamo al Palazzo della Signoria progettato dall’architetto Francesco Di Giorgio Martini. Un fabbricato che oltre alla bellezza intrinseca, gode anche di un riconoscimento storico; è l’unico edificio progettato dal celebre senese, specializzato nel progettare fortezze.

Le visite guidate, come detto, proseguiranno per tutto il mese nelle giornate di mercoledì e venerdì a partire dalle ore 18,00. Per jesini e turisti una ulteriore occasione per conoscere questa città ai più sconosciuta.

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