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Cronaca

Rintracciato dai Carabinieri viene posto in arresto

JESI, 25 febbraio 2015 – Insofferente alle disposizioni di legge, un giovane bengalese ha disatteso la misura dell’obbligo di firma presso il comando Compagnia Carabinieri di Jesi per oltre un mese; l’altra sera il ragazzo è stato intercettato dai militari della stazione di Jesi e lo hanno nuovamente tratto in arresto, trasferendolo poi al carcere di Montacuto come disposto da magistrato.

E’ una storia abbastanza lunga quella che vede protagonista Mohammad Moshin, 19 anni, disoccupato, residente a Jesi; quando ancora era minorenne il bengalese era stato arrestato dai Carabinieri perché sorpreso in flagranza di reato mentre metteva a segno un furto all’interno dell’edicola “Anto e Roby”, nel centro commerciale “Il Torrione”, in via dei Telari. La Procura dei Minori di Ancona lo affidò alla Comunità San Giuliano di Macerata. Il Mohsin, però, rimase poco tempo in quella comunità, tant’è che alla prima occasione scappò rendendosi irreperibile. Anche in questa occasione il ragazzo (ancora minorenne) fu rintracciato e, su disposizione del Tribunale per i minori di Ancona fu rinchiuso nel carcere minorile di Bologna. Qui, sembrerebbe, Mahsin avrebbe messo giudizio tant’è che fu scarcerato con l’unico obbligo di presentarsi presso la Stazione Carabinieri di Corso Matteotti una volta al giorno. Nei primi tempi tale obbligo è stato rispettato dal bengalese, ma da circa un mese ha deciso autonomamente di non onorare più l’obbligo rendendosi nuovamente irreperibile. L’altra sera Mohammed Mohsin è stato rintracciato dai militari dell’Arma che lo hanno nuovamente tratto in arresto per poi accompagnarlo nel carcere anconetano di Montacuto, così come disposto dall’autorità giudiziaria del capoluogo dorico

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