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ANCONA Ospedali Riuniti: personale esausto, clima di tensione

La Fp Cgil scende in campo dicendo no al blocco delle ferie e chiede un piano stabile di assunzioni

ANCONA, 19 gennaio 2022 – Ferie bloccate, riposi saltati e turni massacranti. La Fp Cgil di Ancona lancia l’allarme: i lavoratori degli Ospedali Riuniti di Ancona sono ormai allo stremo.

In questo periodo di pandemia, stanno pagando un prezzo altissimo. Grazie al profondo senso di abnegazione, hanno fronteggiato e gestito l’emergenza sanitaria, garantendo l’assistenza a tutto il bacino di utenza della regione ma questo sforzo non viene riconosciuto dall’azienda. Negli ultimi giorni, la situazione è peggiorata in particolare al Salesi considerando il diffondersi del Covid tra i bimbi.


Si sta parlando – sostiene la Fp Cgil – di professionisti, medici e operatori, sempre più esausti che hanno già più volte rinunciato a riposi e ferie per affrontare le difficoltà, molti reparti sono in sofferenza di personale a causa di gestioni lacunose e zoppicanti, di scelte mai fatte, non solo a livello aziendale ma soprattutto a livello di politica regionale.


In questo contesto di mala organizzazione, ancora una volta la direzione chiede agli operatori l’ennesimo sforzo: il blocco delle ferie fino a data da destinarsi. Gli operatori, come se non bastasse, si vedono penalizzati in quello che è un diritto previsto contrattualmente. A causa di questa decisione, all’interno degli Ospedali Riuniti si registra molta tensione perché, nonostante il perdurare della gestione dell’emergenza Covid, che richiede un potenziamento degli operatori, l’organico è ridotto all’osso: oltre alla cronica carenza di organico, si aggiunge il numero di dipendenti assenti perché contagiati o sospesi per inadempienza vaccinale.


Di qui, doppi turni, rientri in servizio che generano un accumulo di straordinari non facilmente recuperabili in termini di riposo, per non parlare dei turni di pronta disponibilità che vanno ben al di sopra del limite stabilito dal dettato contrattuale.


A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, la Fp Cgil si domanda come sia possibile, per arginare la quarta ondata, ricorrere ancora a strumenti adatti a una fase iniziale dell’emergenza come il blocco delle ferie senza aver provveduto, in tempo utile, a un potenziamento stabile dell’organico, programmando insieme alla Regione Marche un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato.

Mancano, infatti medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ostetriche, tecnici di laboratorio, fisioterapisti, personale ausiliario e di supporto. Finora, si è ricorso a contratti a termine, di breve durata, che aumentano la precarietà del personale sanitario pronto a muoversi verso altre aziende sanitarie fuori delle Marche che assumono con contratti ben più allettanti.

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