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Ancona Raffica di misure di prevenzione del Questore: 136 provvedimenti in 5 mesi

Capocasa: «Il vivere civile, la possibilità di godere le aree urbane, di passeggiare liberamente nei nostri quartieri, sono beni collettivi e primari, tutti i cittadini devono poterne usufruire»

Ancona – E’ questo il bilancio di cinque mesi di attività dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Polizia Anticrimine di Ancona: 136 provvedimenti, firmati dal Questore Capocasa, per prevenire condotte violente, maltrattanti, persecutorie, criminose o comunque pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica ad Ancona e nella provincia.

Nello specifico sono stati disposti:

  • 44 Avvisi orali
  • 37 Fogli di via obbligatori
  • 17 Ammonimenti per stalking e/o violenza domestica
  • 22 Divieti di accesso alle aree urbane
  • 16 Daspo sportivi

I provvedimenti adottati dal Questore di Ancona, si inseriscono quindi nell’ambito della generale azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti che minano la sicurezza pubblica e la tranquillità della comunità cittadina e dei Comuni limitrofi.

Si tratta di provvedimenti che hanno il fine specifico di prevenire la commissione di reati, colpendo soggetti che per il tenore di vita e per i precedenti di polizia, appare verosimile possano continuare a delinquere o comunque mettere in pericolo il vivere ordinato e sereno.

Persone che spesso si sono segnalate per reati contro il patrimonio, lo spaccio di stupefacenti, aggressioni violente e maltrattamenti: soggetti che manifestano una particolare insofferenza alle regole sociali e alla legge. Per ciascuna categoria di soggetti pericolosi esiste un provvedimento specifico, che mira a impedire le recidive e a difendere la società civile.

«Il vivere civile, la possibilità di godere le aree urbane, di passeggiare liberamente nei nostri quartieri – sottolinea il questore Cesare Capocasa – sono beni collettivi e primari di cui tutti i cittadini devono poter usufruire senza timore. Questo il preciso impegno della Polizia di Stato e di tutte le forze dell’ordine impegnate in sinergia operativa nella prevenzione e nel presidio del territorio. A ciò si aggiunge l’impegno costante per costruire una cultura della legalità basata sul rispetto dell’essere umano e delle vittime vulnerabili in particolare, tema purtroppo sempre attuale nel nostro Paese».

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