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BILANCIO Un anno di attività dei Carabinieri Forestali (video e foto)

Rifiuti e inquinamento settore con il maggior numero degli illeciti penali e dove è stata contestata la maggiore somma degli illeciti amministrativi

ANCONA, 7 febbraio 2022 – Il Comando Regione Carabinieri Forestale Marche presenta i risultati relativi alle attività che i Carabinieri Forestali hanno svolto nel corso dell’anno 2021 nella regione Marche a tutela del patrimonio forestale, dell’ambiente naturale e della biodiversità.

Nell’anno sono stati effettuati complessivamente 64.757 controlli in tutta la regione Marche dai reparti operanti sul territorio: 38 Stazioni Carabinieri Forestale presenti nelle cinque province marchigiane, 9 Stazioni Carabinieri Parco dislocate (7) nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e (2) nel Parco Nazionale del Gran Sasso–Monti della Laga, 4 Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale e 2 Nuclei Carabinieri Cites.

I Carabinieri Forestali hanno accertato 593 illeciti penali, che hanno portato alla denuncia di 496 persone all’Autorità Giudiziaria.
Nell’ambito dell’attività sanzionatoria amministrativa, sono stati contestati 2.415 illeciti che hanno comportato sanzioni comminate per un importo complessivo di 1.020.954,17 euro.

L’attività operativa finalizzata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti in campo agroforestale e ambientale è stata portata avanti sia attraverso il quotidiano capillare controllo del territorio sia attraverso campagne di controllo condotte nell’ambito di obiettivi individuati a livello nazionale nonché sulla base della Convenzione tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la Regione Marche.

Tutela del territorio

I controlli nel settore della tutela del territorio e delle aree protette sono stati 37.793 e rappresentano l’ambito di maggiore impegno dei Carabinieri Forestali (58% dei controlli effettuati). Sono stati accertati 76 reati e 715 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 117.696,06 euro.

In tale contesto rientrano le attività mirate alla tutela delle zone sottoposte a vincolo idrogeologico e a particolare interesse ambientale, delle aree soggette a utilizzazioni boschive, degli ambienti naturali protetti a livello statale e regionale nonché i servizi per la protezione delle bellezze naturali paesaggistiche, in materia di polizia fluviale e quelli riguardanti l’attività urbanistico-edilizia in zone rurali e montane.

Tutela della flora e della fauna selvatica maltrattamento degli animali

Altro settore di estremo interesse è stato quello relativo alla tutela della flora e della fauna selvatica e al maltrattamento degli animali. Sono stati effettuati complessivamente 16.900 controlli, dai quali sono emersi 122 reati segnalati all’Autorità Giudiziaria. Sono stati accertati 793 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 326.373,68 euro.

In tale ambito rientrano i servizi di controllo espletati nel settore del maltrattamento e del mancato benessere degli animali, che ha riguardato sia animali da reddito (presso stalle e/o allevamenti) sia d’affezione (detenuti da singolo e/o posti in commercio), del traffico di specie animali e vegetali protette, della tutela della fauna e dell’esercizio dell’attività venatoria e della pesca.

È il settore che ha registrato il maggior numero di illeciti amministrativi contestati ed è il secondo per quanto riguarda le violazioni di natura penale, a causa del fenomeno del bracconaggio spesso perpetrato a danno di specie protette.

Tra le attività poste in essere a tutela della fauna e flora a rischio di estinzione dalle normative internazionali, si annoverano quelle svolte nel settore della Cites (Convenzione internazionale per la tutela delle specie in via di estinzione) e nel settore Eutr/Flegt sul contrasto all’importazione e al commercio illegale di legno e prodotti da esso derivati proveniente da tagli illegali e/o da interventi di disboscamento.

Complessivamente i due Nuclei Carabinieri Cites (Ancona e Fermo) hanno effettuato 811 controlli accertando 14 reati 15 illeciti amministrativi per un importo contestato pari a 36.150,00 euro. Sono state inoltre rilasciate 802 certificazioni Cites riguardanti l’importazione e/o l’esportazione di oggetti realizzati in materiale appartenente a specie protette, come ad esempio avorio o pellami di serpente o coccodrillo.

Incendi boschivi

Il 2021 è stato, sia in ambito nazionale sia in quello regionale, un anno particolarmente critico per gli incendi boschivi. Caratterizzato da una stagione estiva particolarmente calda e siccitosa, ma anche in primavera e in autunno si sono verificate temperature più alte della media stagionale con lunghi periodi senza piogge. Tali condizioni, in gran parte anomale e collegate al cambiamento climatico globale, hanno portato a una intensificazione dell’attività di prevenzione svolta dai Carabinieri Forestali su tutto il territorio regionale riguardo le condotte potenzialmente pericolose per l’innesco di incendi boschivi, quali ad esempio l’abbruciamento dei residui vegetali, l’accensione di fuochi per i picnic, i fuochi d’artificio.

Le azioni di prevenzione e repressione degli incendi boschivi hanno comportato 1.015 controlli (concentrati per lo più nei mesi estivi) consentendo di accertare 99 reati e 50 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 9.602 euro.
Favoriti dall’andamento climatico, nell’arco del 2021 si sono verificati 84 incendi boschivi (il triplo rispetto allo scorso anno) che hanno interessato una superficie totale percorsa dal fuoco di circa 366 ettari (superficie boscata 111 ha; superficie non boscata 255 ha).

Inoltre, sono state condotte le attività di monitoraggio e mappatura delle aree percorse dal fuoco ai fini dell’aggiornamento del catasto comunale degli incendi, ai sensi dell’art.10 comma 2 della L. 353/2000, per l’applicazione dei divieti e delle prescrizioni previste dalle norme di legge sui terreni boschivi percorsi da incendio.

Traffici e smaltimenti illeciti

Di notevole interesse operativo è stata l’azione di contrasto ai traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti, alle discariche abusive e agli inquinamenti. In tale ambito rientrano i controlli sia sul territorio (abbandoni di rifiuti, discariche abusive, combustione illecita di rifiuti, sversamenti nei corpi idrici superficiali) sia su strada (controllo dei mezzi di trasporto dei rifiuti) sia presso Ditte/Aziende quali produttori o smaltitori di rifiuti. Sono stai effettuati 4.379 controlli che hanno permesso di accertare 157 reati 231 illeciti amministrativi per un importo comminato di sanzioni pari a 437.173,54 euro.

Il settore dei rifiuti e dell’inquinamento è quello dove sono stati accertarti il maggior numero degli illeciti penali (26%) e quello dove è stata contestata la maggiore somma degli illeciti amministrativi (42%) in considerazione degli importi elevati delle sanzioni.

Salute del cittadino e tutela del consumatore/acquirente

Per la salute del cittadino e per la tutela del consumatore/acquirente sono stati svolti controlli mirati in materia di sicurezza agroalimentare  spesso congiuntamente ai Reparti Speciali dell’Arma (Nas – Nuclei antisofisticazione e sanità e Nil – Nuclei ispettorato del lavoro), finalizzati in particolar modo a garantire la qualità e la tracciabilità dei prodotti “Made in Italy”, nonché a contrastare il caporalato.

Complessivamente sono stati effettuati 941 controlli, i quali hanno portato all’accertamento di 5 reati e alla contestazione di 35 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 46.833,97 euro.

Oltre a queste specifiche attività, sono stati espletati servizi mirati all’interno delle campagne nazionali Bosco sicuro” sulla legalità dei tagli boschivi eseguiti all’interno dei popolamenti forestali, 30 Days At Sea 3.0” sul contrasto all’inquinamento in mare mediante il controllo dei parametri ambientali e dell’inquinamento dei corsi d’acqua dolce e Praterie a pascolo” sulla conservazione di questi delicati ambienti, in via di rarefazione e/o modifica, che sono preziosissimi serbatoi di biodiversità vegetale e animale.

Sicurezza in montagna

Ulteriori attività operative condotte riguardano la sicurezza in montagna, ambito nel quale le pattuglie Carabinieri Forestali hanno effettuato molteplici interventi per il soccorso di persone disperse anche in aree impervie. Nei mesi invernali viene inoltre effettuato il monitoraggio meteonivometrico ed emesso il Bollettino Meteomont sul il rischio valanghe, che costituisce un fondamentale strumento rivolto agli operatori e appassionati della neve.

È proseguita la campagna sul monitoraggio delle coltivazioni di canapa attraverso il prelievo di campioni da parte dei Carabinieri Forestali e il successivo esame chimico presso i laboratori della Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali (ai sensi di una specifica convenzione) per verificare la presenza o meno di sostanze psicotrope. Tutti i controlli eseguito hanno dato esito regolare.

Educazione ambientale e alla legalità ambientale

Nell’ambito dell’attività di educazione ambientale e alla legalità ambientale il 21 novembre (Giornata nazionale degli alberi ai sensi della legge 10/2013) è stata effettuata la messa a dimora di numerose piante presso altrettanti plessi scolastici della regione Marche per dare origine attraverso un “albero per il futuro” al Bosco diffuso, iniziativa curata dai Carabinieri Forestali e dal Ministero per la transizione ecologica. Inoltre, quale simbolo di legalità ambientale, nella stessa giornata è stato donato un Albero di Falcone (riprodotto presi i laboratori dei Carabinieri Forestali dalla pianta madre ubicata di fronte alla casa palermitana del Magistrato ucciso dalla mafia) alla scuola primaria di Ancona intitolata a Giovanni Falcone.

Alcune tra le attività operative di particolare interesse

Arresto incendiario – Nell’estate 2021, a seguito di approfondita attività congiunta condotta su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Stazioni del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Monti Sibillini, del Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata e della Compagnia Carabinieri di Camerino, il 21 agisto 2021 è stato tratto in arresto in flagranza di reato un incendiario ritenuto probabile esecutore di innesco anche di numerosi incendi che hanno interessato i territori dell’alto Maceratese, ricadenti sia nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini che al di fuori, nei Comuni di Valfornace e Camerino, ma potenzialmente anche di Serravalle di Chienti e Fiastra nell’anno 2021 e si ritiene anche in precedenti annualità.

Operazione “Crudelia de Mon” – Nel giugno 2021 si sono concluse le indagini durate oltre due anni da parte dei Carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Ancona e dirette dalla Procura della Repubblica di Ancona, che hanno comportato la denuncia di 29 allevatori di cani (razze pittbull, dogo argentino, cane corso) residenti in 9 regioni italiane e 11 medici veterinari, denunciati a diverso titolo per i reati di maltrattamento di animali, falso in atto pubblico, traffico illecito di animali da compagnia, abusivo esercizio della professione veterinaria, uso di atto falso.

Dalle indagini condotte è emerso che allevatori di razze canine e medici-veterinari sono risultati coinvolti in numerosi casi di amputazioni illegali delle orecchie e della coda dei cani. Gli interventi di amputazione sono stati giustificati con certificati veterinari falsi, manoscritti dagli stessi veterinari e attribuiti a veterinari residenti all’estero risultati inconsapevoli degli interventi eseguiti oppure inesistenti. La falsificazione dei documenti avveniva anche al fine di poter esportare (principalmente in Usa) e importare illegalmente cuccioli al di sotto dell’età consentita dalle leggi dei Paesi di destinazione.

Piante psicotrope – Nel luglio 2021 a San Benedetto del Tronto è stata portata a termine una complessa attività info-investigativa condotta dai Carabinieri Forestali dei Nuclei Carabinieri Cites di Fermo e Ancona e del Distaccamento di Civitavecchia e delle Stazioni Carabinieri Forestale di Fermo e San Benedetto del Tronto. E’ stata effettuata una perquisizione per individuare il possibile luogo di coltivazione di Lophophora williamsii, un cactacea nota come peyote, ricompresa tra le sostanze stupefacenti o psicotrope di cui è vietata la coltivazione, oltreché ricompresa nella tutela della Cites. E’ stata rinvenuta una serra dove erano presenti 253 vasi con piante di varie dimensioni. Il soggetto responsabile della coltivazione è stato tratto in arresto.

Truffa per traffico di equini – Nel settembre 2021, i militari della Stazione di Montegiorgio a conclusione di attività d’indagine nel Comune di Servigliano, relativa a una compravendita di equini, accertavano il reato di truffa e falso ideologico avvenuta attraverso la falsificazione di documenti a danno dei legittimi proprietari degli animali, reati perpetrati da parte di un soggetto che per tali fatti è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Smaltimento illecito di rifiuti – Nel mese di ottobre 2021 i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) del Gruppo Carabinieri Forestale di Pesaro e Urbino hanno eseguito, con il supporto della Stazione Carabinieri Forestale di Mercatello sul Metauro, il sequestro preventivo di un’area appartenente al demanio idrico, ubicata a ridosso del Fiume Metauro in Comune di Sant’Angelo in Vado, in quanto su una superficie di circa un ettaro era stato accumulato da tempo, in maniera sistematica e senza alcuna autorizzazione, un quantitativo di quasi 400 metri cubi di rifiuti derivanti da attività edilizia oltre a materia prima in uso nell’edilizia, il tutto in assenza di autorizzazioni. L’ubicazione dei predetti accumuli di rifiuti avrebbe potuto comportare seri problemi per il territorio in caso di eventuali esondazioni del fiume.

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