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Cronaca

BOTTA E RISPOSTA, DIRITTO DI REPLICA

JESI, 4 maggio 2015 – Queste immagini che pubblichiamo di nuovo (ma senza voler gettare altra benzina sul fuoco) hanno vivacizzato un dibattito scaturito dall’articolo “Mura medievali pavesate a festa ma il Palio è terminato da un mese” firmato da Sedulio Brazzini. Sulla nostra pagina FB per tutta la giornata il “dibattito” è proseguito e diciamo pure con interesse. Riportiamo qui di seguito alcuni commenti.
Non comprendo bene questo articolo… più o meno i tempi son sempre stati questi, alcune bandiere erano state rimosse e tra ieri e l’altro ieri son state tolte tutte (meno due causa assenza condomini) poi non è colpa dell’associazione se, escluso quest’ultimo weekend, veniamo da due settimane di tempo incerto con addirittura alcuni acquazzoni” (Matteo Baleani)
Solita polemichetta che piace agli jesini… credo che se rimanessero per tutta l’estate non farebbero una lira di danno, ma sarebbero belli a vedersi per i turisti che verranno a Jesi… inoltre, se non vado errato, bandiere e gonfaloni sono di proprietà dell’Ente Palio San Floriano e non dell’Amministrazione Comunale… stia tranquillo, l’autore dell’articolo, non ci sarà nessuno scempio della cosa comune…” (Antonio Conti)
Notizia falsa, le bandiere sono già state tolte! Il maltempo purtroppo ha rallentato un po’ i lavori di smontaggio ma finalmente il bel sole di questi giorni ci ha permesso di completare l’opera. Magari prima di diffondere certe “notizie” credo sia opportuno che verifichiate i FATTI” (Chiara Cascio)
E’ triste, in ambito giornalistico, quando non si sa come riempire le pagine eh? Mamma mia che scarsi!!!” (Daniele Marcelletti)
Ai post risponde Sedulio Brazzini
L’articolo sul perdurare dello sbandieramento di striscioni, vessilli e bandiere sulle strade e sulle mura cittadine ha suscitato non pochi commenti; alcuni positivi – e per questo ringraziamo gli autori – altri critici – e a loro risponderò di seguito – altri, infine, arrabbiati al punto tale da “condannarmi” per falsità. Andiamo con ordine. Antonio Conti mi critica annoverandomi tra quegli jesini a cui piace la polemica a tutti i costi, ma ha sbagliato giudizio, io non critico, riporto la realtà dei fatti che fino a ieri, 3 maggio erano sotto gli occhi di tutti e cioè che quei vessilli erano ancora presenti nel centro cittadino. Secondo Conti striscioni e bandiere potrebbero stare dove si trovavano “per tutta l’estate, non farebbero una lira di danno, ma sarebbero belli a vedersi per i turisti che verranno a Jesi”. Condivido l’impressione di bellezza di quei drappi, ma non il lungo tempo intercorso tra la loro collocazione nei luoghi del Palio di San Floriano; è come se tenessimo accese le luminarie di Natale fino alla Candelora. Mi pare un po’ eccessivo. Un ultima considerazione. Sempre il Conti invita l’autore dell’articolo a stare tranquillo perché “non ci sarà nessuno scempio della cosa comune”. Rileggendo il mio articolo non ho trovato alcun passaggio riguardante l’oggetto del suo timore, anzi, dallo stesso si evince il mio giudizio positivo sul Palio di San Floriano, manifestazione che ebbi l’onore ed il piacere di presentare nelle prime edizioni di fine secolo XX.
Adesso mi trovo costretto a dare una risposta a Chiara Cascio, la Presidente dell’Ente Palio San Floriano che, commentando il mio articolo lo definisce “Notizia falsa, le bandiere sono già state tolte! Il maltempo purtroppo ha rallentato un po’ i lavori di smontaggio ma finalmente il bel sole di questi giorni ci ha permesso di completare l’opera”. Chiudendo il suo intervento la Signorina Cascio si permette anche di dare “Un consiglio a questa (la nostra ndr) redazione, prima di diffondere certe ‘notizie’ credo sia opportuno che verifichiate i FATTI O si perde in credibilità”.
Do atto alla Cascio che le bandiere sono state rimosse, ma le domando: quando? Non certo il 3 giugno quando ho scritto l’articolo. Lo conferma la data e l’orario degli scatti fotografici che costituiscono una prova. L’articolo è stato da me inviato in redazione alle ore 18,25 di ieri, 3 giugno, prima, dunque, che terminassero le operazioni di smontaggio. Al di là dei momenti, comunque, resta il fatto reale che quei vessilli e quegli striscioni sono rimasti appesi per oltre quaranta giorni e, cosa di non poco conto, per le tante settimane intercorse tra lo smontaggio e la fine del Palio che, lo ribadisco, rimane uno dei momenti più interessanti e coinvolgenti per la nostra città.

(s.b.)

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