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CASTELBELLINO L’opposizione tuona: «Chiediamo rispetto»

I consiglieri Carbonari, D’Antuono, Manoni e Mecarelli alzano la voce rispetto ai comportamenti scorretti dell’Amministrazione

CASTELBELLINO, 29 novembre 2020 – Lo scontro politico tra l’Amministrazione comunale e la minoranza di Ritroviamo Castelbellino si arricchisce di una nuova pagina.

Il casus belli è nato in occasione dell’ ultimo Consiglio comunale, riunitosi venerdì 27 novembre, quando i consiglieri di maggioranza Rossano Basili e Salvatore Costanzo hanno presentato un’interrogazione per chiedere delucidazioni sull’iter del ricorso al Tar presentato dall’opposizione per l’annullamento del Consiglio comunale del 25 maggio e della delibera 41 di luglio.

Nel documento la condotta della minoranza veniva definita «deplorevole, censurabile, scriteriata e irriverente», con l’ulteriore accusa di prese di posizione «infelici e palesemente false».

La risposta del Sindaco Andrea Cesaroni non è servita ad abbassare i toni, ma anzi ha inquietato ancor di più gli animi.

«Essendo stata chiamata in causa insieme alla collega Michela Mecarellispiega Federica Carbonari di Ritroviamo Castelbellino – ho chiesto di poter replicare, come prevede l’articolo 18 dello statuto comunale. Non ci è stata concesso questo diritto, e Andrea Cesaroni, che è anche Presidente del Consiglio, si è permesso di dirmi che potrò parlare solo quando sarò Sindaco, chiedendo espressamente al segretario comunale di farmi tacere. Nessuno dalla maggioranza si è dissociato da queste parole, ma al contrario l’aggressione verbale è continuata fino al termine della seduta. Tutti risponderanno di quanto accaduto».

Per il consigliere regionale Carlo Ciccioli (a destra) una situazione che sta compromettendo il normale rapporto tra maggioranza e opposizione

L’episodio è stato raccontato in conferenza stampa dagli esponenti di Ritroviamo Castelbellino, con i consiglieri Federica Carbonari, Filippo D’Antuono, Mery Manoni e Michela Mecarelli che all’unisono hanno ripercorso i mesi passati sugli scranni del Consiglio.

«Prima di essere consiglieri, siamo cittadini, uomini, donne, mamme, fratelli e sorelle, e siamo stanchi di questa mancanza di rispetto. Non possiamo accettare l’accusa di non essere collaborativi. Ricordiamo che da inizio mandato abbiamo presentato 29 mozioni. Di queste solo una stata approvata, quella del giornalino comunale, a cui però non è stata data attuazione. La verità è che le nostra proposte vengono considerate carta straccia, e i documenti da studiare e analizzare ci vengono recapitati con colpevole ritardo. Al contrario, la nostra responsabilità l’abbiamo dimostrata anche nell’ultimo Consiglio comunale dove, nonostante gli insulti, abbiamo votato con plauso alla modifica del regolamento che consentirà la convocazione delle assise comunali a mezzo Pec e anche le riprese audio e video delle stesse, un nostro vecchio cavallo di battaglia».

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Carlo Ciccioli.

«Non entro nel merito della seduta del Consiglio, ma rilevo che ci troviamo di fronte a una situazione inquietante, che compromette il rapporto fisiologico tra maggioranza e minoranza. Bisogna riportare ordine nella gestione dei Consigli, e in questo deve avere un ruolo anche il segretario comunale, mentre il Sindaco deve fare una riflessione su se stesso, ricordando che deve essere rappresentante di tutti».

Marco Pigliapoco

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