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Chiaravalle Aldo Tortorelli, la vita assaporata in sella a una bici

La passione per la bicicletta lo ha portato in giro per tutta Italia e per gran parte dell’Europa, un amore che dura da più di 70 anni

di Gianluca Fenucci

Chiaravalle, 1 aprile 2023 – Un esempio. Aldo Tortorelli, 86 primavere a giugno, è un esempio.

La passione per la bicicletta lo ha portato in giro per tutta Italia e per gran parte dell’Europa. Fedele al motto “la vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte”, Tortorelli a quasi 86 anni, inforca la sua bici, si organizza di tutto punto, e parte. Per dove? Per ogni luogo che lo fa sognare e sentire vivo.

«Sono in pensione dal 2001 – spiega Aldo Tortorelli – avevo un ingrosso e un negozio storico di giocattoli ad Ancona e la passione per la bicicletta l’ho sempre avuta. A 14 anni, nei primi anni ‘50, partivo da Ancona per venire a Chiaravalle in bici a trovare mia zia e le mie cugine, le celebri Tortorelli che avevano una merceria su Corso Matteotti; poi tornavo a casa ad Ancona in serata dopo che mia zia mi aveva preparato un panino. Col passare degli anni ho abbandonato la bicicletta un po’ per lavoro e un po’ per altri motivi familiari».

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Ma il primo amore non si può dimenticare e torna presto a galla.

«Negli anni ‘70 ho comprato una bici e poi nel 1998 ho acquistato una Battaglin da corsa e ho cominciato ad assaporare bene la gioia del pedalare. Nel 2000 invece ho inforcato una Colnago abbastanza sofisticata e ho cominciato a viaggiare in bici per giorni e giorni. All’inizio ero un po’ scettico ma dopo i primi tre viaggi con un amico, in Umbria e al Gargano, mi sentivo felice e gratificato. Quella bici da corsa era scomoda per fare questo tipo di viaggi: aveva ruote troppo sottili, la postura del corpo non era comoda e corretta, mi caricavo di un pesante zaino sulle spalle che era micidiale per la mia schiena e così nel 2004 ho comprato la prima vera bicicletta da viaggio con tanto di borse laterali posteriori».

E così Tortorelli ha iniziato viaggi più lunghi: Austria, Germania, Spagna.

«La Germania per gli amanti della bici è una sorta di Paradiso: c’è maggior rispetto per i ciclisti che talvolta comunque esagerano e non si comportano bene sulla strada. Facevo tappe di circa 100 chilometri e non ho mai cercato record o performance perché per me conta solo il gusto del viaggio, non sono invasato. La bici per me significa tranquillità e stare a contatto con la natura evitando strade più trafficate e pericolose. Dal 2004 ho conosciuto i ragazzacci di Bicipiù di Chiaravalle, che aderisce alla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) e ho fatto alcuni viaggi con loro. Nel 2008, poi, la grande avventura durata 3 settimane, del Cammino di Santiago, seguendo il percorso francese con partenza da Saint Jean Pied de Port a Santiago e poi fino a Finisterre».

Da qualche anno Aldo Tortorelli ha scoperto i social ed è diventato un seguitissimo youtuber.

Pubblica, sul canale youtube che porta il suo nome, video memorabili dei suoi viaggi che possono essere utili per altri viaggiatori.

«Con la telecamera professionale a 360° faccio belle riprese. Di solito viaggio da solo perché non è facile trovare compagni di avventura ma mi piace comunque stare insieme ad altri a pedalare e condividere momenti della giornata. Di solito dormo in tenda nei campeggi autorizzati non allo stato libero: mi porto tenda e brandina».

Da qualche tempo Tortorelli ha anche acquistato una bici elettrica.

«Non è la stessa cosa, non la amo particolarmente anche se puoi ugualmente stare in mezzo alla natura e magari puoi arrivare in posti dove le gambe da sole non bastano. Per chi fa cicloturismo, del resto, non è importante la meta ma il viaggio stesso. Pedalata dopo pedalata, metro dopo metro ti allontani da casa, vieni a contatto con persone diverse, altri dialetti, altri usi e costumi, abitudini, modi di vivere, cibi e bevande: con la bici riesci ad assaporare tutto, cose che in auto o con altri mezzi neppure noteresti».

Del resto Baudelaire lo scriveva.

“I veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole”.

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