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Chiaravalle

CHIARAVALLE C’È PD E PD, TRA I DEMOCRAT È SCONTRO APERTO SUL NUOVO GRUPPO CONSILIARE

Riccardo Frullini

Riccardo Frullini

CHIARAVALLE, 7 ottobre 2016 – “La scelta dei consiglieri della maggioranza che hanno dato vita al nuovo gruppo che prende il nome di Partito Democratico è molto delicata e rischia di mettere in pericolo il prezioso lavoro svolto dal 2013 dal gruppo consiliare Chiaravalle Bene Comune”.

È    quanto affermano in una nota Cristina Amicucci, Eleonora Chiappa, Francesco Favi, Lorenzo Gini, Andrea Mosconi, i cinque consiglieri e assessori iscritti al PD ma rimasti all’interno di Chiaravalle Bene Comune.

“Le motivazioni addotte dalla segreteria PD per giustificare questo indirizzo sono state mutevoli e poco convincenti – affermano i cinque – tanto che la maggior parte dei consiglieri del PD ha più volte espresso con chiarezza la propria contrarietà. Particolare perplessità ha destato in noi quanto dichiarato in consiglio comunale dal consigliere Mattia Morbidoni il quale, qualificandosi come capogruppo della neonata formazione, ha motivato quest’ultima alla luce della necessità di una riorganizzazione dei circoli territoriali del PD in base a delle indicazioni nazionali del partito; l’assessore Frullini ha aggiunto che tale necessità aveva l’avallo delle segreterie regionale e provinciale”.

Mattia Morbidoni

Mattia Morbidoni

Amicucci, Chiappa, Favi, Gini e Mosconi evidenziano anche che vari membri storici del PD chiaravallese non approverebbero la decisione di costituire un gruppo PD fuori da quello di maggioranza Chiaravalle Bene Comune. “L’orientamento autonomistico sollecitato dalla segreteria  PD e messo in atto dai tre consiglieri Morbidoni, Frullini e Fonti (ma ci sarebbero anche Ruggeri e Borioni nd.r.) rischia di indebolire un’amministrazione che sta ottenendo risultati importanti e coerenti col mandato elettorale tanto che lo stesso segretario, Giovanni Brandoni, aveva più volte rimarcato la positività dell’azione amministrativa”.

I cinque rivendicano la legittimità della scelta e il diritto di continuare a rappresentare il PD, “nell’obiettivo di perseguire il progetto di cambiamento e rinnovamento della nostra città”.

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