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CHIARAVALLE GIOVEDÌ LA FIERA DI SANT’ANTONIO: TRA ATTUALITÀ E TRADIZIONE

La festa più attesa dai chiaravallesi

 

CHIARAVALLE, 15 gennaio 2019 –  Tradizione e attualità, gioia e dolore si mescolano nella festa di Sant’Antonio. E tutti a Chiaravalle attendono sempre con trepidazione e piacere il 17 gennaio sperando che il tempo non faccia capricci e non sia troppo freddo così da regalarsi una camminata interessata tra le centinaia di bancarelle che attraversano le principali strade del centro storico: corso Matteotti, via Leopardi, piazza Mazzini, viale Montessori, piazza Garibaldi.

Un giorno di memoria

Per Chiaravalle il giorno di S. Antonio è sempre stato un giorno molto particolare, è quello della Fiera, quello di riti comunitari antichissimi e suggestivi nella loro semplicità come la distribuzione del “pane benedetto” ma il 17 gennaio è pure il giorno della memoria per la tragedia più grande della storia chiaravallese, il bombardamento della città e la grande strage di 180 innocenti che stavano partecipando nel 1944 alla fiera.

Via via quel giorno ha sedimentato grandi e piccole tradizioni che tutte insieme costituiscono la lingua comune che unisce le tante diversità della città.

Tra gli appuntamenti da non perdere quello antico che il circolo ARCI “Spazio Rosso” di via Toti ripropone da qualche anno il 17 gennaio, la zuppa “fagioli e cotiche” piatto rituale e “sacro“ di questa festa, un omaggio alla cucina povera, un’allusione all’appuntamento con la “pista” del maiale che tradizionalmente si fa agli inizi di gennaio, l’occasione di dispute antiche su quale sia il fagiolo adatto, il cannellino bianco, ruvido e povero, o il borlotto più moderno e tenero. Come sempre dall’ora di pranzo e per l’intera giornata, a Spazio Rosso ci saranno cannellini e cotiche cucinati secondo i dettami classici della tradizione. Senza quel piatto il giorno di S. Antonio è meno festa.

Così come la fiera sarà completata dalla messa celebrazione in Largo 17 Gennaio del tragico giorno del bombardamento in memoria delle 180 vittime e dalla benedizione prima dei pani e poi degli animali sul sagrato della chiesa. Le scuole elementari e medie degli istituti comprensivi Montessori e Montalcini resteranno chiuse per la gioia dei ragazzi che si riverseranno per le vie del centro storico in quella che a Chiaravalle è la festa più attesa dell’anno.

(Gianluca Fenucci)

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