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CHIARAVALLE Raddoppia la storica Gelateria Rosita, inaugurato il nuovo negozio di Mirco Sbriscia

Dopo Marina di Montemarciano apertura anche in Corso Matteotti all’ombra della splendida facciata dell’abbazia cistercense

CHIARAVALLE, 18 marzo 2022 – Una fila interminabile di persone e la musica vintage dell’orchestrina Burro e Salvia hanno salutato l’apertura della gelateria Rosita.

Mirco Sbriscia, che ha preso il testimone dalla mitica zia Rosita, ha raddoppiato l’impegno per la gioia dei buongustai del gelato: dopo la storica gelateria di Marina di Montemarciano, particolarmente affezionato a Chiaravalle, ha aperto un nuovo negozio in Corso Matteotti 136.

Il suggestivo locale si trova in uno dei luoghi più caratteristici di Chiaravalle, proprio all’ingresso di Piazza Garibaldi, all’ombra della splendida facciata dell’abbazia cistercense. Mirco Sbriscia ha imparato l’arte del gelato dalla zia Rosita Gherlantini che dal 1960 deliziava i palati degli amanti di coni e coppette a Marina.

«Nel 1989 ho preso il timone del negozio e ho rinnovato il locale – spiega il noto gelatiere – poi ho avuto altre fortunate esperienze, a Senigallia, Marzocca fino a voler aprire anche a Tenerife. Di acqua ne è passata sotto i ponti ma la caratteristica principale della nostra gelateria, dai tempi di mia zia ad oggi, è quella di usare tecniche e lavorazioni rigorosamente artigianali e usando sempre prodotti di alta qualità, utilizzando macchine a pala dell’azienda Carpigiani, una delle quali è stata prodotta 70 anni fa».

Da Rosita il cliente può osservare dal vivo la lavorazione del gelato che viene servito sempre fresco e cremoso, da qui il motto caro a Sbriscia di “gelato e mangiato”.

Al suo fianco c’è uno staff competente e affidabile, composto da Andrea Orsò, Michela Accorroni, Giorgia Pongetti, Antonella Graziosi e Paola Rossini. Oltre ai gusti che hanno fatto la fortuna di Rosita, Sbriscia propone il nuovo “Chiaravalle”, un cremino denso e gustosissimo arricchito dalla cialda friabile del wafer.

«L’ho creato in memoria di mia nonna, Anna Maria Possanzini, che faceva la sigaraia in manifattura e amava i mitici biscotti fru- fru. E’ anche un omaggio a mia madre Rosanna, la sorella di Rosita, che da parte sua è felice che io abbia seguito la sua strada».

Gianluca Fenucci

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