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Chiaravalle Sofia Raffaeli, la campionessa che guarda lontano

Dalla palestra alle gare di ginnastica ritmica nelle quali eccelle, all’impegno con la scuola (da oggi affronta la Maturità): un talento sostenuto da grande passione e sacrificio

Chiaravalle, 22 giugno 2022 Una campionessa a tutto tondo, nella ginnastica ritmica e nella vita.

Sofia Raffaeli fa volteggiare clavette, nastri, palle e cerchi da quando aveva 4 anni, ora vince medaglie a ripetizione a livello mondiale ma non perde l’umiltà e la misura dei grandi campioni.

Sei maggiorenne, come è cambiata la tua vita?
«Mi sembrava che non sarebbe cambiato molto e invece sento che ho più responsabilità, non si può delegare tutto ai genitori o a chi ti allena, gioie e dolori sono soprattutto merito o demerito mio».

Tutti dicono che hai un’educazione di altri tempi, in cosa ti senti diversa dai tuoi coetanei?
«Sicuramente il fatto che trascorro 8 ore al giorno in palestra cambia la vita: mentre gli adolescenti di oggi vanno a scuola e poi escono con gli amici o giocano alla playstation o passano ore su instagram e al cellulare, io lavoro duramente in palestra e devo organizzare il resto del tempo completamente da sola, visto che nessuno lo fa per te».

Ma è vero che anche la pausa pranzo la passate in palestra?
«Sì, abbiamo un’ora e stiamo insieme o in palestra o, quando è più caldo, come ora, stiamo fuori a mangiare qualcosa nella pausa tra i due allenamenti quotidiani: entro in palestra alle 8.30 ed esco alle 18 e sono felice così. Poi studio dalle 18 alle 20 visto che sono iscritta privatamente al Liceo di scienze umane a Fabriano. Ora sto preparando gli esami di maturità che sosterrò a Civitanova, un impegno severo che spero di superare brillantemente».

Che effetto ti fa che la Federazione abbia codificato un movimento che prende il tuo cognome, una cosa che accade solo ai grandi della ginnastica?
«Mi fa piacere, si chiama “Il Raffaeli” ed è un movimento che si può fare con qualsiasi attrezzo: è un giro con una gamba piegata all’esterno e lo abbiamo portato ai Mondiali dello scorso anno ed è stato approvato dalla Federazione che lo ha inserito nel codice internazionale».

Quanto è stato importante per te e per le tue vittorie nonno Nello?
«A nonno Nello devo tanto, mi ha seguito ovunque, si è sorbito migliaia di chilometri per accompagnarmi da Chiaravalle a Fabriano negli anni scorsi e ogni tanto succede anche ora, pur se attualmente vivo a Fabriano nella casa e con la famiglia di Maila Morosin, una dirigente della Società Ginnastica Fabriano, che non finirò mai di ringraziare. Nonno Nello è stato fondamentale e quando vinco un pensiero va a lui che è sempre stato presente».

Gli addetti ai lavori dicono che hai talento: è più importante avere talento o costanza e determinazione nella preparazione fisica e tecnica?
«La cosa più importante è lavorare sodo, impegnarsi e sacrificarsi e questo avviene solo se hai una grande passione per lo sport. Avere talento è importante ma se non ci si applica non si riesce a emergere».

Da quel che ho capito il cellulare, croce e delizia dei tuoi coetanei e non solo, tu lo usi solo per telefonare...
«, per telefonare e anche per rispondere ai tanti che su instagram mi incitano e fanno il tifo per me ma non ci passo le ore a giocare e perdere tempo».

Chi ti senti di ringraziare oltre a genitori e nonno?
«Di certo le mie allenatrici Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, la coreografa Bilyana Dyakova e poi il gruppo sportivo delle Fiamme Oro, la Società Ginnastica Fabriano e la Federazione che mi sostiene sempre».

Quali obiettivi hai per il futuro? Nello sport e nella vita
«Quest’anno certamente i Mondiali di settembre a Sofia e per il futuro la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Oltre lo sport, dopo l’esame di maturità mi iscriverò all’università anche se non ho ancora scelto la facoltà voglio continuare a studiare. Da grande, comunque, mi piacerebbe allenare altre ragazze che avranno i sogni e i desideri che io ho adesso. Poi, visto che sono già nelle Fiamme Oro, potrei anche continuare a lavorare all’interno del corpo di Polizia».

Dicono che tu hai la genialità di tuo padre Gianni e la determinazione e la tenacia di tua mamma Milena anche se i tuoi genitori non sono sportivi, che ne pensi?
«E’ vero, nessuno dei due è sportivo anche se mamma faceva danza. Non seguono eventi sportivi e quando ho iniziato a fare ginnastica nessuno si aspettava che sarei riuscita a primeggiare ma ora sono i miei primi tifosi anche se sono molto sobri e non invadenti».

Cosa pensi di Mohamed Alì, il mitico pugile, il quale sosteneva che per diventare campioni servono le abilità e la volontà ma la volontà è più importante delle abilità?
«Concordo, con la volontà si arriva a tutto, anche ad acquisire abilità e competenze tecniche».

(nella foto in primo piano – di Mauro Cognigni -, Sofia Raffaeli a Civitanova Marche questa mattina mentre si appresta a sostenere l’Esame di Maturità)

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