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CINGOLI IL SINDACO SCRIVE AL PREFETTO: “QUESTI CRIMINALI DANNEGGIANO IL NOSTRO DIRITTO ALLA SICUREZZA”

CINGOLI, 6 maggio 2018 – Il Comune di Cingoli chiede più sicurezza, a seguito della vasta catena di furti che si è verificata in queste ultime settimane e in particolare venerdì scorso 4 maggio.

Il Sindaco, Filippo Saltamartini, ha deciso di inviare una lettera al Prefetto di Macerata, dott.ssa Roberta Preziotti, invocando il diritto alla sicurezza di ogni cittadino.

“E’ intollerabile che la richiesta di intervento alle Forze dell’Ordine, per aver sorpreso dei ladri nella propria abitazione, sia stata evasa con grande ritardo per la mancanza di personale – dichiara Saltamartini – Si tratta di criminalità organizzata, quindi richiede interventi di prevenzione e repressione ben mirati.”

“Sono stato l’unico Sindaco 3 anni fa – aggiunge il primo cittadino – ad aver lanciato l’allarme sicurezza, ma ancora oggi nessuno ha fatto nulla per rafforzare l’organico dei Carabinieri e della Polizia di Stato, neppure dopo i tragici fatti di Macerata”. “Queste bande di stranieri e di nomadi dediti alle rapine, – continua il Sindaco di Cingoli– nelle quali è capitato che le vittime siano state imbavagliate e sottoposte a violenza, scorrazzano indisturbati la nostra regione, per mancanza di controlli e di prevenzione, dalla Provincia di Pesaro a quella Ascoli, passando per quella di Macerata.”

“In questo stesso momento in tutta la nostra Regione – sottolinea Saltamartini – sono solo una decina le pattuglie in servizio, assolutamente incapaci di prevenire e reprimere queste forme di criminalità che hanno determinato anche l’omicidio delle vittime com’è accaduto, recentemente, nel Fermano e a Senigallia. Occorre rivendicare il diritto alla sicurezza, partendo dalle sedi istituzionali.”

“Annuncio un’azione determinata su questo fronte – conclude il Primo Cittadino cingolano – e invito le Autorità competenti a comunicare le misure che intendono adottare, in modo permanente e non frammentario, per garantire libertà e sicurezza ai nostri cittadini”.

Alleghiamo il testo integrale della lettera.

 

Signor Prefetto,

dopo un periodo di sostanziale tregua della criminalità in questo Comune, dovuta agli aumentati servizi di prevenzione operata dalla forze dell’ordine e, in primo luogo dai carabinieri della locale Stazione, è riesplosa, negli ultimi giorni, un’ondata di pericolose azioni criminali che getta la nostra comunità in una condizione di profondo disagio sociale.

                Invero, diverse bande hanno assaltato private abitazioni e, più occasioni hanno minacciato i cittadini che, in quei frangenti li avevano sorpresi nell’esecuzione dei reati.

                Si tratta di associazioni per delinquere dedite alla consumazione di furti e rapine nelle abitazioni private sicchè sorge evidente il tema del contrasto a queste forme di delinquenza che è un compito primario dello Stato.

                Il Comune di Cingoli vanta il più alto numero regionale, in percentuale ai suoi abitanti, di cittadini tedeschi e inglesi che hanno scelto le nostre campagne ed i nostri casolari per vivere le nostre amenità.

                Questo tipo di reati determina un allarme che determina danni di immagine non solo dal punto di vista della tenuta e della coesione sociale, ma sopratutto dal lato economico-occupazionale del versante turistico ricettivo.

                Sabato 28 aprile, in specie, il titolare di un esercizio pubblico che aveva sorpreso i malviventi mentre scavalcavano la balaustra del balcone della sua proprietà al primo piano, è dovuto fuggire in quanto la minaccia dei malviventi di allontanarsi dalla sua abitazione (sic!) lo aveva particolarmente impaurito. Anche il figlio minore che era con il padre in auto, intimorito dai banditi era scoppiato a piangere.

                Sempre nella tarda serata del 28 aprile u.s. l’interessato aveva allertato il 112.

                Al riguardo risulterebbe che i Carabinieri siano giunti sul luogo del delitto l’indomani mattina, per la carenza di pattuglie disponibili quella sera.

                Risulta inoltre che l’organico della Stazione di Cingoli sia stato amputato di 1 unità, per il trasferimento di 1 carabiniere che non è stato sostituito, con ciò condizionando negativamente i livelli di sicurezza di cui questo territorio ha diritto di fruire.

                Il Comune di Cingoli, uno dei vasti della regione Marche, si trova esposto alle azioni criminali che si sono caratterizzate anche nel recente passato in un duplice omicidio e sequestri di persona e non può tollerare che non via sia un costante controllo del territorio.

                Pur nella meritevole opera dei militari presenti a Cingoli che con grande professionalità e impegno assolvono alle loro funzioni, non appare giustificabile, invero, che la copertura del 112, nel caso in cui il personale della Stazione non possa intervenire, sia così frammentario.

                Colgo, pertanto, l’occasione per richiedere, come già fatto in passato, quali siano i tempi di intervento del 112 in caso di emergenza nel nostro Comune e il potenziamento nella Stazione dei carabinieri di Cingoli.

                Resto in attesa di un cortese cenno di riscontro.

                                                                                                                                                             IL SINDACO

 

Giacomo Grasselli

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