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CINGOLI Picenum, alla 15ma asta opere d’arte internazionali e cingolane

Si tratta della raccolta più importante della casa dei fratelli Fortunato, coadiuvati dalla laureanda Arianna Bonvecchi

CINGOLI, 1 maggio 2021 – “Picenum” si prepara per la sua 15ma asta d’arte moderna e contemporanea, in programma per il prossimo 9 maggio. Sul sito internet della casa d’aste cingolana, infatti, si può già visionare il catalogo, con più di mille opere di artisti italiani e stranieri.

Si tratta della raccolta di opere più importante della “Picenum”, con capolavori inediti di artisti storici, come quella del 1961 di Mimmo Rotella, artista famoso per le sue opere in decollage, ovvero assemblaggi di manifesti strappati su supporto tela. L’opera è valutata 50.000/60.000 euro ed è costituita dall’applicazione di alcuni manifesti pubblicitari dei primi anni ’60 raffiguranti alcuni prodotti per il bucato, quali Ava, Kop, Lip. 

I fratelli Iwan e Juri Fortunato, titolari di “Picenum”

Un’altra opera in evidenza è una natura morta di Afro Basaldella, del 1944, valutata 60.000/90.000 euro, che segna un momento importante nella vita artistica del maestro, quello del passaggio da una figurazione classica al neo-cubismo e poi verso una visione più astratta, all’informale, transizione completata pienamente nei primi ‘50 influenzato anche dall’espressionismo americano.

«Invitiamo – spiegano i titolari di “Picenum”, Iwan e Juri Fortunato – gli appassionati d’arte a visionare il catalogo nel sito, perché ci sono opere museali difficilmente reperibili sul territorio marchigiano, da Schifano a Mambor, da Fontana a Picasso, nell’ambito delle incisioni, da Licini a Tulli per i marchigiani, da Michetti a Cascella per gli abruzzesi, da Corneille a Hsiao Chin per gli stranieri. Abbiamo puntato anche alla proposizione di alcuni capolavori del ‘600, su tutte una tela del pittore fiammingo Frans Snyders, opera già passata in asta negli anni ’80 alla Sotheby’s di Londra, valutazione 100.000/150.000 euro».

I fratelli Fortunato in quest’asta sono stati supportati dalla cingolana Arianna Bonvecchi, 26enne residente nella frazione di Villa Moscosi, già laureata in Filosofia all’Università di Bologna e laureanda nel corso magistrale in Economia e gestione delle arti e attività culturali presso l’Università Cà Foscari di Venezia. Arianna ha scelto di fare uno stage da Picenum

«Si è inserita velocemente – raccontano i titolari – e con abilità ha coadiuvato il team per la realizzazione di questo evento, soprattutto nell’approfondimento dei contenuti storici degli artisti in catalogo e nell’analisi di mercato delle aste».

Al centro la laureanda Arianna Bonvecchi insieme a Juri ed Iwan Fortunato

In questo catalogo d’asta sarà presentata anche una novità assoluta, frutto della collaborazione tra l’artista americano Paul Kostabi e Giuseppe Fortunato, padre di Iwan e Juri. Insieme hanno realizzato 20 opere a quattro mani, facenti parte di una serie a tiratura limitata su supporto tela. In asta saranno presentati 4 di questi soggetti. Questo nucleo di lavori sarà esposto in una mostra presso la galleria “Picenum di Piazza Vittorio Emaunele II a Cingoli in estate, dal titolo “A bridge across the Atlantic”, con la direzione storico-critica di Diego Paride della Valle

In questa asta, inoltre, come in ogni catalogo, sono state inserite un nucleo di opere di artisti cingolani doc e di pittori residenti nel Balcone delle Marche da tempo. Nello specifico, Paolo Lucaioli, residente in Irlanda come materials scientist in ambito farmaceutico, propone un’opera dedicata alla città di Cingoli dal titolo “Esto Cingvlvm NostrVm.

Ci sarà spazio anche per le Colate del già citato Giuseppe Fortunato, abruzzese di origine ma che lavora da decenni nel Cingolano, per la pittrice Padelah e le sue creazioni opticalper le opere del noto massaggiatore sportivo e scultore Nazareno Rocchetti, per il fotografo Giorgio Chiaramoni con uno scatto dei tetti cingolani. Inoltre anche le opere della villastradese Fosca Tittarelli, la quale con la tecnica del batik crea lavori di notevole pregio su supporti diversi, dell’anconetano Vittorio Porcarelli, da tempo residente a Cingoli, con i suoi paesaggi onirici di scorci cingolani, e di Massimiliano Carisdeo, artista formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, grande esploratore del linguaggio dell’astrazione.  

Giacomo Grasselli

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