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CNA Decreto Ristori: protesta per gli esclusi dagli indennizzi
30 Ottobre 2020
Non sono ammesse ai contributi le imprese che svolgono attività senza somministrazione: pizzerie al taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie
ANCONA, 30 ottobre 2020 – Oltre 100mila imprese del settore della ristorazione sono inspiegabilmente escluse dagli indennizzi previsti con il Decreto Ristori. È quanto denuncia Cna dopo la lettura del testo del provvedimento ricordando che nel corso dell’incontro con il Presidente del consiglio la confederazione aveva indicato che le attività coinvolte direttamente e indirettamente dalle nuove restrizioni sono oltre un milione.
Per quanto riguarda la ristorazione invece risultano escluse tutte le imprese che svolgono l’attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato della ristorazione: pizzerie al taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie, non sono ammesse ai contributi nonostante stiano accusando da tempo vistosi cali di fatturato. Il Decreto ha dimenticato un pezzo dell’arte dei pizzaioli, patrimonio dell’Unesco.
«Sono attività centrali per il nostro territorio e devono essere assolutamente comprese nel comparto della ristorazione quando si parla di indennizzi, anche perché sono sempre inserite nei provvedimenti e nelle disposizioni in materia di obblighi e norme di sicurezza», tuona il direttore Cna territoriale di Ancona, Massimiliano Santini.
«Confidiamo – aggiunge – che l’esclusione dal Decreto sia una banale ma grave svista e che l’esecutivo porrà rimedio con tempestività. Il provvedimento consente, infatti, ai Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico di estendere la platea dei beneficiari in qualsiasi momento».
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