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RISTORAZIONE Riaperture anche la sera e roadmap per gli eventi

cna e confartigianato

Appello congiunto Cna e Confartigianato: «L’evidenza epidemiologica ha già dimostrato che queste imprese non alimentano la diffusione dei contagi»

ANCONA, 14 aprile 2021Riaprire in sicurezza le attività del comparto somministrazione con allungamento degli orari e definire rapidamente una road map per far ripartire il settore eventi, che rischia di veder andare in fumo quasi due anni di fatturato. Queste le richieste di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino e Cna Ancona, espresse da Marco Pierpaoli, segretario Confartigianato, e Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona.

Massimiliano Santini, direttore Cna

«L’evidenza epidemiologica ha già dimostrato che l’attività delle imprese della ristorazione non alimentano la diffusione dei contagi ma sono tra le più penalizzate tra aperture a intermittenza ed erogazione di contributi di sostegno largamente insufficienti. Per questo serve intervenire subito: il vero sostegno per le imprese è il lavoro e le chiusure non sono più sostenibili».

marco pierpaoli segretario confartigianato
Marco Pierpaoli, segretario Confartigianato

«Oltre a una forte accelerazione della campagna vaccinale – proseguono Pierpaoli e Santini – chiediamo che venga consentito alle attività di ristorazione di riprendere l’attività nelle zone gialle anche durante le ore serali, fino alle 23, prevedendo il vincolo di consumo al tavolo e con accesso al locale entro le ore 21, definendo un rigoroso assetto di regole per garantire la sicurezza. Misure come il distanziamento dei posti, la limitazione degli accessi e la registrazione dei clienti hanno dimostrato di essere efficaci. Un ulteriore elemento per garantire la sicurezza nei locali è l’obbligo di prenotazione, con la quale fornire una serie di informazioni specifiche, quali generalità di chi la effettua, numero delle persone presenti e stato di convivenza».

A questo va aggiunta la necessità di controlli serali più serrati nelle zone di ritrovo e nei punti di aggregazione da parte delle forze dell’ordine, per evitare il rischio assembramenti fuori dai locali. «L’obiettivo – aggiungono Pierpaoli e Santini – è quello di mettere nelle condizioni gli operatori di potersi organizzare per mantenere le loro attività in vita e riprendere progressivamente un regime di lavoro che tenda alla normalizzazione dell’organizzazione prima della parentesi estiva, mantenendo il contagio sotto controllo. Richieste che si fondano sugli ultimi dati relativi all’indice dei contagi della Regione Marche, che ci consentirebbero sul piano teorico l’approdo alla zona gialla già nella prossima settimana. L’ultimo Decreto Draghi non prevede zone gialle salvo, un provvedimento di diverso avviso, sul quale puntiamo con forza».

Sempre più dirimente diventa anche la questione vaccini, per cui le due Associazioni rimarcano la necessità di predisporre al più presto, dopo la conclusione della vaccinazione delle categorie prioritarie, quella degli operatori economici. «L’ideale sarebbe avere entro fine mese le prime dosi a disposizione delle Associazioni di categoria – premono Pierpaoli e Santini – e confidiamo in una accelerazione forte della campagna, affinché questo possa avvenire al più presto».

Infine, la necessità di un confronto rapido con le istituzioni per far ripartire in sicurezza e progressivamente anche il comparto eventi. La proposta prevede che in una prima fase l’apertura riguardi solo le cerimonie civili e religiose, paragonabili al pranzo in ristorante in zona gialla con relativi protocolli ma con alcune condizioni aggiuntive: informare le autorità competenti almeno sette giorni prima della cerimonia, predisporre l’elenco degli invitati, assicurare il distanziamento di almeno un metro e mezzo tra gli ospiti, divieto dell’attività di ballo.

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