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Coldiretti Festa al carcere di Barcaglione con i detenuti dell’orto sociale

Carletti premiato tra presidente e la direttrice Cerasini

Premiato il tutor Antonio Carletti che insegna loro i rudimenti dell’agricoltura

Ancona, 21 dicembre 2022 – Una grazie grande così e una targa per Antonio Carletti da parte della direzione del carcere di Barcaglione.

Proprio Carletti, anziano agricoltore e presidente di Federpensionati Coldiretti Ancona, tutor dei detenuti nel progetto di agricoltura sociale nato nel 2014 all’interno del penitenziario, è stato omaggito ieri mattina al Barcaglione nel corso della giornata dedicata alle famiglie dei detenuti.(foto primo piano )

Una tradizione che torna dopo il periodo Covid e che regala momenti di spensieratezza e un’occasione per farsi gli auguri in vista del Natale.

polenta in carcere

«Dopo la pandemia è la prima volta che torniamo ad aprire alle famiglie – ha spiegato Sandro Marozzi, agronomo della struttura –, un momento di festa dopo circa due anni. Coldiretti è un partner importantissimo dei nostri progetti. Questo carcere è stato aperto nel 2006 e pian piano siamo arrivati ad avere una vera e propria azienda agricola di 2 ettari».

Nel corso della mattinata la direttrice della struttura carceraria, Manuela Ceresani, ha consegnato ai partecipanti gli attestati di partecipazione ai vari corsi di formazione che si sono tenuti in carcere e alle aziende che hanno collaborato con la struttura.

Il pomeriggio, dopo un pranzo a base di polenta con salsicce preparata dalla Pro Loco di Polverigi, è stato dedicato ai bambini con attività e giochi proposti dall’associazione Bambini senza Sbarre e dalla Caritas.

Carletti, cerretani
Antonio Carletti e Manuela Ceresani

«L’orto negli anni è cresciuto grazie ad Antonio e ai suoi detenuti – ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Marche -, quest’orto ha dato tanta speranza e fiducia a persone che un domani potranno uscire da qui e trovare nell’agricoltura il loro futuro reinserimento».

«L’orto sociale del carcere è un progetto che Coldiretti ha sposato fin da subito. Ad oggi sono circa 60 i detenuti volontari che Carletti segue quotidianamente».

Oltre all’orto, il carcere di Barcaglione ha anche una vera e propria azienda agricola che produce olio extravergine di oliva, miele, alleva pecore per carne e per formaggi, prodotti nel caseificio aziendale.

Anche in questo caso sono i detenuti che lavorano e alcuni di essi si occupano anche della vendita diretta presente, dopo l’accreditamento a Campagna Amica, al Mercato Dorico di via Martiri della Resistenza, nei mercati natalizi in centro e anche il giovedì a Falconara.

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