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Cronaca

CUPRA MONTANA \ IL PALIO DI SANT’ELEUTERIO, LE CONTRADE SI PREPARANO PER LA CONTESA DEL LABARO

santeleuteriopalio2santeleuteriopalio4CUPRA MONTANA, 2 giugno 2016 – Un paese, il suo Palio, quello del Patrono Sant’Eleuterio. Ci siamo, la festa corale, una festa per Cupra Montana che si prepara a vivere un momento comunitario sta per iniziare. Domenica, 12 giugno, il Palio di Sant’Eleuterio vivrà i momenti intensi della gara, della passione grazie ad un ritrovato spirito giovanile. Lo scorso anno il Palio non fu assegnato per l’assenza dei portacolori della contrada Badia Colli (vincitrice dell’edizione 2014) che con anticipo avevano chiesto all’organizzazione di posticipare la manifestazione.

Ma torniamo alla sua origine che si perde nella notte dei tempi. Si racconta che l’orgoglio cuprense aveva contrapposto Sant’Eleuterio a San Floriano proprio per far valere quello spirito di identità tra i Castelli del Contado.

Si svolgeva nello spiazzo antistante l’attuale chiesa di Santa Maria, nello slargo detto del Mercatale dove abitualmente venivano svolti i commerci di mercanzie, granaglie ed animali di piccola taglia che non trovavano spazio sufficiente all’interno delle mura castellane.

palio_cupraDopo essere stato abbandonato a se stesso per diversi anni, l’Associazione Pro Cupra Montana, su sollecitazione di alcuni capi contrada, riprese ad organizzare nel 1996 i numerosi giochi del Palio tra le contrade presso il vecchio stadio comunale di viale della Vittoria, compresa la corsa dei monopattini che invece si svolgeva intorno le mura cittadine, fino al 2003, anno in cui l’appuntamento passò di mano, ritornando ad essere gestito dalle parrocchie e con slancio da don Maurizio Fileni.

palio 2016 - 1 (1)Le novità apportate al Palio furono numerose e graduali e i diversi giochi di qualche anno prima furono sostituiti dalla corsa del botticello, attinente alla tradizione vitivinicola cuprense e di sicuro attaccamento al paese.

Si sono ridotte le contrade, da sei alle odierne tre (contrada Romita, contrada Badia Colli, contrada San Michele), ai cavalli si sono sostituiti giovani prestanti che spingono con forti braccia e tanto cuore dei pesanti e scomodi botticelli per le strade del paese, facendoli piroettare lungo un percorso niente affatto facile fino al traguardo.

Ultima e doverosa citazione a proposito del Palio è che il suo labaro è stato magistralmente dipinto dalla Prof. ssa Rita Uncini che ancora una volta ha messo a disposizione il suo talento artistico per amore del suo paese.

(Redazione)

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