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Depuration Day Schiuma in mare, sequestrati 12 scolmatori

Presso i litorali di Ancona nord, Palombina e Falconara, inquinamento ambientale e lo scarico di reflui non autorizzati gli illeciti contestati ai 5 indagati

di Redazione

Ancona, 28 marzo 2023 – I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico, Noe, di Ancona unitamente a militari della Capitaneria di Porto Guardia Costiera Ancona – Sezione Staccata di Falconara M.ma -, nei giorni scorsi, hanno notificato il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Ancona nell’ambito del procedimento riguardante “impianto di depurazione di Falconara M.ma e relativa linea fognaria di costa ricompresa nel tratto Ancona Palombina nord – Falconara M.ma, con annesse infrastrutture d’emergenza e non, ovvero 12 scolmatori, stazioni di sollevamento, presenti lungo i litorali.

Ai 5 indagati – quattro persone fisiche e una società – sono contestati i reati di inquinamento ambientale e scarico di reflui non autorizzati.

Sotto inchiesta sono finiti Viva Servizi con il dg Moreno Clementi e altre tre persone sempre dipendenti della stessa azienda che gestisce i servizi di fornitura di acqua, depurazione e fognatura.

 

I militari del Noe e della Capitaneria di Porto durante le indagini

Le indagini sono scaturite a seguito della segnalazione giunta all’ufficio della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Falconara M.ma in data 23 aprile 2020, quando fu riscontrata la presenza di schiuma e acqua torbida presso il punto di scarico a mare del fosso Rigatta a Falconara M.ma. La segnalazione innescava le opportune e conseguenti attività di accertamento, i cui approfondimenti consentivano di ipotizzare un quadro di noncuranza gestionale degli scolmatori posti lungo la linea di costa di Falconara M.ma e Ancona nord – Palombina, i quali peraltro risulterebbero anche non autorizzati.

Gli scolmatori altro non sono che presidi di emergenza la cui attivazione avverrebbe in concomitanza di forti precipitazioni, quando i reflui fognari diluiti dalle acque meteoriche si riversano – in questo caso – sulla spiaggia anconetana e falconarese.

Le indagini al contrario hanno portato a ritenere che possa essere stato fatto un uso difforme degli scolmatori, che sarebbero risultati attivi anche in assenza di piogge.

Inoltre, le analisi tecniche e le relative valutazioni affidate a consulenti esperti, eseguite sia sui reflui fognari in uscita dagli scolmatori stessi che sul suolo (spiaggia) dove recapitano, hanno portato gli inquirenti a ipotizzare uno stato di diffusa contaminazione che potrebbe acquisire caratteristiche di persistenza.

Si sono riscontrate criticità di tipo chimico e microbiologico (escherichia coli e spore clostridi solfito-riduttori) con valori superiori ai limiti, con presenza tra l’altro di idrocarburi – in alcuni casi in concentrazioni superiori al limite consentito dalla normativa di settore – oltre ad altre sostanze pericolose di cui è vietato lo scarico sul suolo.

Le conseguenze di tali condotte, hanno riguardato anche la fauna ittica, i molluschi bivalvi presenti negli specchi d’acqua corrispondenti, le cui analisi hanno palesato valori fuori limite in quanto contaminati da escherichia coli con conseguente divieto di raccolta/pesca.

La gestione degli impianti sottoposti a sequestro verrà affidata a un amministratore giudiziario, allo scopo di apportare gli adeguati interventi tecnici.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagine preliminare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

In una nota Viva Servizi ha rilevato come «in riferimento al sequestro cautelativo del depuratore di Falconara e della condotta fognaria afferente, comunichiamo di essere pienamente fiduciosi sul fatto che verrà accertata la totale assenza di responsabilità, come del resto sta già avvenendo per l’analogo procedimento in corso relativo alla medesima fattispecie degli sversamenti a mare».

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